Un tuffo in un mare di amore. Il lungomare di San Foca farà da scenario ad una serata all’insegna del divertimento e della solidarietà sabato 23 luglio (start ore 21.30), siglata dall’Associazione Vivere a Colori «Alberto Capone» con il patrocinio del Comune di Melendugno. Il ritmo del mix proposto dal dj Roberto Serra e della musica anni ’70, ‘80 e ’90 del gruppo Nine Beat saranno la colonna sonora della raccolta fondi a favore dell’Associazione «Cuore e mani aperte» presieduta da don Gianni Mattia (www.cuoreemaniaperte.it), che nel reparto di Pediatria dell’Ospedale «Vito Fazzi» di Lecce ha varato, tra le tante cose, un progetto divenuto pilota per l’Italia meridionale: medici, infermieri e volontari clown, la sala prelievi e la Tac tutte colorate, la Bimbulanza, il Sorrisibus e il Magibus con cui i bambini con problemi oncologici vengono accompagnati negli ospedali più all’avanguardia fuori regione. Ma che cos’è la Bimbulanza? Risponde il presidente di Vivere a Colori, Luca Capone: «La Bimbulanza è un’ambulanza colorata sia all’esterno che all’interno, dove i nostri piccoli eroi (perché così li dobbiamo chiamare), vanno fuori dalla nostra regione per essere curati, come a Roma, Firenze, Milano e Genova, solo per citare alcuni centri. Con il sorriso, con l’aiuto dei medici vengono aiutati ad affrontare meglio il viaggio e quindi la malattia come se fosse un gioco, un divertimento. Ed è tutto gratuito! E’ un grande atto di solidarietà verso le famiglie che si trovano a lottare per i loro piccoli. Noi vogliamo aiutare questa associazione che si spende tantissimo per questi piccoli eroi!». «Ormai purtroppo - dice don Gianni Mattia, fondatore e presidente dell’Associazione Cuore e Mani aperte - la Bimbulanza viaggia come se fosse un autobus di linea. Ci viene continuamente richiesta e noi la offriamo gratuitamente a tutti. Nata nel 2012, l’abbiamo sempre migliorata aggiungendo sempre più comfort. La cambiamo ogni 200mila chilometri per essere sicuri che tutto fili liscio e a bordo accompagnano il piccolo o la piccola un infermiere e un medico. E per i bimbi che possono viaggiare seduti e non stesi in barella, ci sono Magibus e Sorrisibus, anche con lo scivolo per far salire le sedie a rotelle». La serata di sabato, che sarà condotta dalla giornalista Carmen Mancarella, nasce da una grande storia di dolore, divenuto coraggio e altruismo. L’Associazione Vivere a Colori è infatti dedicata ad Alberto Capone, figlio del presidente Luca e di Annamaria, scomparso nel 2020 a soli 14 anni per un tumore. Dice la mamma, Annamaria: «Apprezza, lotta e vivi la vita in qualsiasi momento” era il motto di Alberto che amava e lottava per la vita. Noi ora stiamo lottando per lui, per mantenere vivo il suo ricordo. Ma dal dolore deve nascere l’amore perché siamo come gli anelli di una catena: abbiamo ricevuto e dobbiamo donare. Tutti noi lo possiamo fare: da un semplice sorriso a qualcosa di più concreto. Sì, il grande dolore si trasforma in amore verso gli altri». Spiega Claudia De Carlo, vicepresidente dell’Associazione Vivere a Colori. «Mi sono convinta ad entrare nell’Associazione subito, dopo aver fatto una breve chiacchierata con il presidente. Anche io sono stata colpita da questa brutta malattia. La mia mamma è deceduta, anche lei, per un tumore. E così ho deciso di impegnarmi in questa gara di solidarietà per chi soffre».