Per tutti coloro che amano visitare boschi, parchi, oasi naturali e spazi verdi incontaminati, una passeggiata è d’obbligo nell’ oasi naturale delle Cesine. Questo tranquillo lembo di terra, che si affaccia sull’ Adriatico, è considerato la più importante zona umida del Salento ed una delle più belle ed interessanti riserve naturali d’Italia...e d’Europa.


Situata a circa 15 km da Lecce, sulla vecchia litoranea che da San Cataldo va a sud, verso le marine di Melendugno (Torre Specchia Ruggeri, San Foca ecc.); l’oasi naturale delle Cesine fu dichiarata nel 71 "zona umida di valore internazionale" dal trattato di Ramsar (Iran), e dal 79 è gestita dal WWF Italia (Fondo mondiale per la natura) che l’ha trasformata in oasi attrezzata per l’osservazione, lo studio e la protezione della fauna selvatica e della flora spontanea. Le visite guidate del WWF, tra canali, sentieri e paludi, consentono anche di mimetizzarsi, per la caccia fotografica, nei capannoni di osservazione.


La riserva delle Cesine si estende per circa 620 ettari, la vegetazione prevalente è la macchia mediterranea che fa da cornice ai due stagni principali: il "Pantano grande" e il "Pantano piccolo" o "Salàpi". La vasta zona umida comprende spiagge, dune, stagni, macchie, pinete, garighe e coltivazioni. Tra pini d’Aleppo, bellissime orchidee, rare querce Spinosa, lecci, fitti cespugli di mirto, lentisco, ginepro, erica, oleandro - il tutto modellato a "bandiera" dal vento - sostano più di centocinquanta specie di uccelli. L’oasi è il regno di beccacce di mare, fenicotteri rosa, aironi bianchi, cicogne nere, piri piri, paviresse, anatre selvatiche, piovanelli, voltapietre, cavalieri d’Italia, germani reali, fischioni, moriglioni (uccello simbolo dell’oasi), gambecchi e così via. Nella stagione invernale e di passo, poiché le Cesine costituiscono un importante punto di riferimento per le grandi rotte migratorie dei volatili, si possono ammirare stormi di uccelli variopinti.


Questo spettacolare patrimonio naturalistico e scientifico va costantemente protetto e conservato, affinché la presenza umana si integri in armonia con la natura. Facendo così, le Cesine rappresentano una valida promozione culturale e turistica del Salento.

Stefano Bonatesta