Una serata di teatro/poesia, mercoledì 14 ottobre a Specchia, presso il Convento dei Francescani Neri, a partire dalle 20.30.

Dai Balcani a Hiroshima, passando per Beirut,
per le impressioni ancora tangibili tra le rovine di Chatila.
Corsi e ricorsi di una storia quasi beffarda, distratta, incapace, ugualmente inetta, da Oriente ad Occidente.
Tra Oriente ed Occidente nessuna differenza: stessa identica inettitudine alla comprensione.
Di contro, l’intelligenza della pelle che apre un varco, s’insinua di volontà istintiva; forza precipua che scardina confini, che costantemente risorge dalle proprie ceneri, novella Fenice mai arresa; dolcezza che si muove silenziosa tra le pieghe dei respiri e germina bellezza anche là, dove sembra impossibile immaginarla.
Una storia “altra”, dalla parte sbagliata della storia. Minore? o meno invadente?
Forse, semplicemente … più autentica.

Testi e Voci: MARTHIA CARROZZO e MARGHERITA MACRì

Con la partecipazione di: NABIL SALAMEH

Musiche: ROCCO NIGRO