Ultimo appuntamento internazionale del 2009 per la compagnia Koreja che Mercoledì 18 novembre 2009 ore 21:00 approderà a Tunisi nell’ambito del  Festival Le Giornate Teatrali di Cartagine una fra le più importanti manifestazioni artistiche della Tunisia. Città di eroi, di miti e di leggende, Cartagine vanta oggi un ricchissimo calendario culturale in cui il meglio della tradizione popolare e religiosa si fonde a forme d'arte e di spettacolo.  Solo due le compagnie italiane invitate (Koreja e il Teatro delle Albe di Ravenna) insieme ad artisti provenienti da Francia, Iran, Siria, Giordania, Belgio, Germania, Algeria, Senegal, Irak, Camerun.
Nello splendido scenario del Theatre EL HAMRA in scena LA PASSIONE DELLE TROIANE, recentemente insignito con il Premio Speciale 2009 "Reward for Artistic Achievement" Tivat-Montenegro e con il Premio per la miglior regia al JoachimFest di Kragujevac (Serbia)  

Nello spettacolo, che riscuotendo successi in Italia e all’estero, attori, musicisti e cantanti (alcuni tra i migliori dell'Orchestra della Notte della Taranta) divengono protagonisti di una rappresentazione che si pone tra il teatro e la musica, tra il concerto e lo spettacolo.
La regia di Antonio Pizzicato e Salvatore Tramacere collocano la femminilità al centro dello spettacolo: emergono, infatti, in primo piano, le figure di Andromaca, Ecuba, Cassandra che, pur costrette a sottomettersi a un destino crudele, non rinunciano tuttavia alla loro fierezza, non piegano il capo di fronte alla crudeltà dei greci e denunciano con parole frementi di sdegno gli orrori della guerra fra gli uomini. E ancora la morte, nella tragedia euripidea, del piccolo e innocente Astianatte, richiama alla mente la crocifissione dell’Innocente per antonomasia, Cristo, colui che, senza peccato, si è immolato per la salvezza del genere umano. Per questo, il pianto di Andromaca si fonde con quello della Vergine in un unico grande dolore che è quello di tutte le madri costrette dal destino a rinunciare ai propri figli. Il teatro di Euripide funge da vero e proprio laboratorio politico, non chiuso a se stesso, ma al contrario, affine ai mutamenti.
Lo sgretolamento del tradizionale modello eroico porta alla ribalta del teatro euripideo la figura muliebre: Andromaca, Fedra e Medea sono le nuove figure tragiche di Euripide, il quale ne tratteggia sapientemente la tormentata sensibilità e le pulsioni irrazionali che si scontrano con il mondo della ragione e che ben si coniugano con le tradizioni salentine.