Intervista agli Shotgun Babies, del 20-1-09

"Il sound Shotgun prende così piede verso una forma più che definitiva, caratterizzata da un'aggressività figlia di influenze come Babes in Toyland, Guano Apes, ma aperta a momenti di ballate sensuali, ma mai prive di forza, che portano in loro i germi di un'energia che viene dal punk e dal grunge e che si fa dirompente nella loro musica."

F.A. – Francesco Aprile
S. B. – Shotgun Babies

F.A. - In che modo convivono nella vostra musica un sound ruvido ed uno più pulito e melodico?

S.B. - Nella nostra musica convivono un sound ruvido e uno più pulito e melodico innanzitutto perchè convivono nella nostra persona e poi perché cerchiamo di cogliere qualsiasi impercettibile sfumatura di uno stato d'animo umano. Non esiste nulla di completamente buono o di completamente cattivo, nulla di completamente candido e nulla di completamente corrotto. In natura entrambe queste componenti coesistono e sono necessarie l'una all'altra. Siccome la nostra musica riproduce ciò che è l'anima umana, è consapevole che rabbia significhi successivamente catarsi e che calma possa essere preparazione alla lotta.
Tecnicamente, poi, ci piacciono certe variazioni, soprattutto al nostro batterista, che a volte mostra tendenze un po' prog e comunque ha bisogno di cambiare spesso. Per la voce è sfizioso cercare di lambire la mutevolezza del pensiero femminile, che può risultare instabile, proprio perchè sempre pronto a rivedere se stesso.
Inoltre abbiamo tutti influenze differenti, con dei punti di contatto. A Gianna piacciono molto giri e suoni new-wave, Tony invece è più vicino al metal. Ecco da cosa nasce ciò che senti! E io?Diciamo che io sono una voce grunge (così come lo è il mio background) in un'anima tendenzialmente "gotica", in senso lato.

F.A. - Di quali influenze è figlio l'uno e di quali l'altro?

S.B. - Entrambe le tipologie di sound sono figlie dei vari generi musicali che ascoltiamo.
Le parti più ossessive e rabbiose vengono dal grunge, quelle più lente e oscure dalla new wave cui è tanto legata Gianna, alcuni bridge derivano alla lontana dal metal, mentre le parti più vicine a una "nenia" della linea vocale mi sento di dire che siano figlie dei miei lunghi ascolti adolescenziali di gruppi quali Hole, Garbage e, perchè no, anche gli stessi Nirvana. In tutto ciò gli input compositivi dati dalla batteria hanno un ruolo molto importante.

F.A. - Ritenete che la vostra sia un'attitudine grunge?

S.B. - Beh, sicuramente l'attitudine c'è, ma non è tutto.
È nato tutto da lì, soprattutto nelle intenzioni. Adesso le composizioni si stanno evolvendo in forme che neanche noi sappiamo spiegarci. Probabilmente è inutile ostinarsi a percorrere una strada già battuta o a essere tra i tanti epigoni del fenomeno di Seattle. Suoniamo semplicemente quello che ci viene, se poi riusciamo a trasmettere quella forte carica di groove e quella grande importanza data alle linee melodiche dal grunge ben venga!

F.A. - Parlate, liberamente, della vostra musica.

S.B. - Ben detto. Noi parliamo sempre liberamente della nostra musica. La musica, come diciamo in ogni occasione, è per noi principalmente piacere, catarsi, ma anche necessità di dire ciò che si pensa e si prova agli altri. La musica può restare tra quattro mura per un po', ma per poter "fruttare" (nel senso che anche altri ne possano beneficiare) deve necessariamente essere "pubblica" in qualche modo. La nostra musica è sincera, viscerale, non vuole compiacere. Non vuole dare a nessuno la soddisfazione di incasellarci in qualche griglia di genere o mentalità. La nostra musica vuole essere "contro". Contro l'industria musicale italiana, contro le mode del momento (so che può sembrare una presa di posizione forte o moralistica, ma è così). La nostra musica è quello che viviamo tutti i giorni. Ma soprattutto la nostra musica nasce dall'incontro di quattro persone diversissime che stanno da dio insieme e che si vogliono bene. E quando qualcuno, ai nostri live, viene a dirci che ciò si sente, beh, non possiamo che esserne profondamente felici!