Prosegue Strade Maestre 2009-2010 promossa da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Comune di Lecce.

                    Primo appuntamento del nuovo anno con il ritorno a Koreja da martedì 12 a domenica 17 gennaio alle ore 20.45 della Fondazione Pontedera Teatro (Pontedera, Pisa) che il  pubblico salentino ricorda per le straordinarie messinscene beckettiane e shakespeariane degli ultimi anni.

 In scena MUTANDO RIPOSA, spettacolo per solo 25 spettatori a replica che ha debuttato la scorsa stagione con enorme successo.

Sono Savino Paparella e Tazio Torrini, due attori della Compagnia Laboratorio di Pontedera, a dar voce a questa opera diretta  Roberto Bacci e che prende il titolo da un frammento di Eraclito rielaborandone sensazioni, percezioni ed emozioni sviluppate durante incontri e viaggi a partire dal tema dell’origine della coscienza. In Eraclito il concetto di mutando riposa esprime la contraddittorietà del divenire, l’eterno fluire del tempo e l’eterno mutare delle cose nel tempo.
Sulla scena, due personaggi, forse fratelli, si incontrano all’interno di un giardino, un tempo ricco e rigoglioso, improvvisamente distrutto. Il guardiano che vi ha vissuto e l’ha coltivato per anni conduce alla scoperta di quello spazio il padrone che ne aveva dimenticato l’esistenza e lo costringe ad ascoltare quel piccolo mondo, i suoi canti, le sue memorie e i suoi piccoli e grandi segreti.
L’autore Stefano Geraci fa coesistere nel testo consapevolezza e ignoranza, dubbio e certezza, solitudine e compagnia, isolamento e condivisione, immobilità e movimento, permanenza e distacco, vita e morte. Mentre il regista Roberto Bacci sintetizza in sette punti l’essenza lirica e le suggestioni profonde che animano nell’intimo tutto il lavoro intorno a Mutando Riposa: “come un giardino dopo un uragano / come chi dorme un sonno profondo / come il nostro corpo in vita / come il nostro corpo dopo la morte / come la natura, sempre / come il tutto, per sempre / come il mio pensiero non riesce a fare”.
 “[…] Mutando Riposa - che prende il titolo da un frammento di Eraclito - è uno di quegli spettacoli che nascono quasi “ loro malgrado” , che possono lievitare nella direzione di una loro organicità, di un loro senso, oppure restare frammenti staccati senza riuscire a diventare un’opera compiuta. Lo stimolo iniziale è nato da una indagine sull’origine della coscienza nell’essere umano. Libri, viaggi e incontri con esperti ci hanno offerto suggestioni vivificanti per produrre materiali scenici. Cominciato il lavoro in sala, lentamente le domande iniziali hanno preso la forma di azioni teatrali. Così si è andato configurando un contesto narrativo in grado di offrire l’idea dello spazio e della possibile relazione con gli spettatori. Ci siamo resi conto che non stava nascendo un’opera come le altre. Tutto il lavoro aveva bisogno di essere prodotto e presentato attraverso una relazione intima e raccolta con chi vi avrebbe assistito. Da qui la necessità di accogliere solo venti persone distribuite sui quattro lati di uno spazio quadrato, chiuso in alto da un cielo stellato. Uno spazio che ci facesse sentire in un giardino.

Ora avevamo un contesto in cui le azioni potevano “reagire” raccontando una possibile storia. Mentre la struttura delle azioni fisiche si andava completando, abbiamo chiesto agli attori di improvvisare un dialogo a partire dalla loro relazione fisica. Successivamente lo abbiamo intrecciato e modificato attraverso testi in grado di arricchire la trama delle azioni di altri possibili temi e significati, senza tuttavia lasciare che le parole deviassero dall’oggettività della relazione fisica dei personaggi.La costruzione definitiva dello spazio, dei costumi e degli oggetti, la scelta delle musiche e delle luci da utilizzare sono emerse dal “dialogo” con un corpo già solido e coerente. Se rivedo, oggi, tutto questo lavoro mi rendo conto che il tema da cui eravamo partiti è scivolato via via sullo sfondo, senza tuttavia scomparire, mentre altri affioravano alla superficie, attratti dal farsi del lavoro stesso.Due uomini (due fratelli?) si trovano in un giardino distrutto da una tempesta. L’uno, vissuto sempre nella grande casa adiacente, vi entra per la prima volta; l’altro, che ne ha accudito e sorvegliato la natura e la storia come un giardiniere, guida l’altro a visitarlo. Gli alberi, come antenati rinsecchiti dal tempo, sono i testimoni di questa visita che ha i colori ed i sapori di una fiaba rusticana. La domanda che ci accompagna come protagonisti e come spettatori nel viaggio in questo giardino delle origini, è quella che ci facciamo attraversando quello, non sempre fiorito, della nostra vita. L’incontro con la morte ci fa supporre l’esistenza di un altro luogo in cui poter continuare. Ma dove? E, perché? Mutando, attimo dopo attimo, nel corso di questa esistenza, riposiamo in una irrequieta attesa di un “oltre” a noi sconosciuto […]  Roberto Bacci

Venerdì 15 gennaio, al termine dello spettacolo, è previsto  l’incontro con la Compagnia Fondazione Pontedera Teatro.

regia Roberto Bacci
assistenti alla regia Annalisa D’Amato, Debora Mattiello, Francesco Puleo
con Savino Paparella e Tazio Torrini
drammaturgia Stefano Geraci
scenografie e costumi Marcio Medina
assistente scenografie e costumi Annalisa Galli
realizzazione costumi Novaes
pitture di scena Sergio Seghettini
collaborazione pitture di scena Maria Cristina Chierici e Grazia Natan
luci Marcello D’Agostino
musiche originali Ares Tavolazzi
direzione tecnica Sergio Zagaglia
allestimenti Stefano Franzoni e Giovanni Berti
foto Enzo Cei
produzione Fondazione Pontedera Teatro 2009
si ringraziano Giordano Acquaviva, Daniela Antonacci, Mino Gabriele, Lorenzo Scarpelli, Luigi Lombardi Vallauri, Stefano Vallari

E’ possibile raggiungere il teatro Koreja in via Guido Dorso, 70 con l’autobus n° 28.




STRADE MAESTRE - Biglietteria e prevendite
INGRESSO AI CANTIERI TEATRALI KOREJA
Intero: 12 euro
Ridotto (under 25 e over 60): 8 euro
ABBONAMENTI
ABBONAMENTO CTK – 10 spettacoli a scelta
Intero: 80 euro
Ridotto (under 25 e over 60): 60 euro
MINICARD CTK – 3 spettacoli a scelta
Intera: 27 euro
Ridotta (under 25 e over 60): 20 euro
L’abbonamento non è a posto fisso.