L'associazione KilometroZero, corso S. Stefano a Galatina, continua ad ospitare giovani artisti emergenti.
Venerdì 9 aprile sarà la volta di Saverio Stanca, che presenterà i suoi lavori fotografici.
Saverio Stanca artista salentino ,nasce a Galatina il 25/03/88.
Sin da piccolo sente il richiamo per l’arte e la fotografia in particolare.
Le sue foto si ispirano al movimento fotografico della "straight photography" ("fotografia diretta") movimento che si propone di riprodurre in maniera obiettiva la realtà senza l'ausilio di alcuna implementazione tecnica.
Nacque nella prima metà del Novecento in risposta alla corrente del pittorialismo. Ebbe il suo centro nevralgico negli Stati Uniti, in relazione alla diffusione della fotografia documentaria, alla nascita della figura del fotoreporter e alla crescente attenzione di matrice giornalistica nei confronti delle grandi questioni sociali. In questo senso si inserisce il messaggio della straight photography: qualunque cosa in grado di alterare la fotografia rende automaticamente meno puro lo scatto e, quindi, meno vero.
Tecnicamente, questo significa un netto distacco dall'utilizzo di filtri o obiettivi pre-esposti e di particolari procedimenti di sviluppo e stampa.
Seguendo un percorso del tutto personale nel 2009 arriverà a specializzarsi nella "street photography", promossa in prima linea dai fotografi freelance Garry Winogrand e Lee Friedlander . Il lavoro si concentra sulla cattura incondizionata di immagini provenienti dalla vita di città, senza alcun interesse per la minima preparazione o messa in posa dei soggetti. A questo scopo, risultarono ottimali le prestazioni delle macchine fotografiche reflex.
Venerdì 9 aprile sarà la volta di Saverio Stanca, che presenterà i suoi lavori fotografici.
Saverio Stanca artista salentino ,nasce a Galatina il 25/03/88.
Sin da piccolo sente il richiamo per l’arte e la fotografia in particolare.
Le sue foto si ispirano al movimento fotografico della "straight photography" ("fotografia diretta") movimento che si propone di riprodurre in maniera obiettiva la realtà senza l'ausilio di alcuna implementazione tecnica.
Nacque nella prima metà del Novecento in risposta alla corrente del pittorialismo. Ebbe il suo centro nevralgico negli Stati Uniti, in relazione alla diffusione della fotografia documentaria, alla nascita della figura del fotoreporter e alla crescente attenzione di matrice giornalistica nei confronti delle grandi questioni sociali. In questo senso si inserisce il messaggio della straight photography: qualunque cosa in grado di alterare la fotografia rende automaticamente meno puro lo scatto e, quindi, meno vero.
Tecnicamente, questo significa un netto distacco dall'utilizzo di filtri o obiettivi pre-esposti e di particolari procedimenti di sviluppo e stampa.
Seguendo un percorso del tutto personale nel 2009 arriverà a specializzarsi nella "street photography", promossa in prima linea dai fotografi freelance Garry Winogrand e Lee Friedlander . Il lavoro si concentra sulla cattura incondizionata di immagini provenienti dalla vita di città, senza alcun interesse per la minima preparazione o messa in posa dei soggetti. A questo scopo, risultarono ottimali le prestazioni delle macchine fotografiche reflex.
