Diciamolo chiaramente: siamo andati a Cagliari sognando il colpaccio,  siamo tornati battuti e cornuti. Le distanze in classifica purtroppo si accorciano, ci ritroviamo di nuovo sull’orlo del baratro, con l’acqua alla gola, col fiato sospeso, con le gambe che tremano.  Contro il prossimo avversario siamo obbligati a fare punti. La Lazio, in crisi di risultati da tempo, sarà un osso durissimo da piegare. Questa sconfitta non ci voleva proprio. Il Cagliari ha fatto sua la gara con il passare del tempo e nella ripresa ci ha serviti a dovere. Il Lecce le ha provate tutte giocando il finale addirittura con quattro punte. I giallorossi possono recriminare qualcosa su almeno un rigore non concesso dall’arbitro. Per la verità, di rigori a favore, il Lecce in questa stagione non ne ha battuto nessuno. Ciò dimostra che le ripetute polemiche sulla classe arbitrale hanno un minimo di fondamento. Detto questo, il Lecce comunque deve tornare a giocare come sa, senza timore reverenziale nei confronti degli avversari di turno. Non carichiamo di eccessive responsabilità i giallorossi, soprattutto per i nuovi, che hanno bisogno del tempo necessario per entrare in sintonia con il resto della squadra. Due parole le spendiamo volentieri per il tecnico del Cagliari che, a nostro avviso, è destinato ad allenare grandi club. Infine, un doveroso ricordo va a Giacomo Bulgarelli che nei giorni scorsi ci ha lasciato. Maestro di calcio nel grande Bologna degli anni 60 e noto commentatore sportivo di recente.

CAGLIARI – LECCE 2-0                  49’   Fini;                94’ Matri;

Stefano Bonatesta