Tra le bande da giro pugliesi, un posto d’onore lo occupa certamente la banda, o per meglio dire le bande, di Ceglie Messapica, una delle prime ad aver adottato la «Riforma Vessella» e a mantenere contatti con la scuola del grande riformatore delle bande. Dalla «piazza» di Ceglie sono passati maestri del calibro di Gioacchino Ligonzo, Gerardo Garofalo, Pino Natale, Vincenzo Alise per arrivare a quelli più recenti tra cui Susanna Pascetti. E questi solo per citare qualche nome. Nel 1826 a Ceglie Messapica era attiva una Filarmonica, le cui origini risalgono alla fine del Settecento e sostenuta dal mecenatismo della Casa Ducale. La Filarmonica, sotto la direzione del maestro Giovanni Moretti che restò sul podio dal 1874 al 1894, conosciuto nei grandi ambienti musicali per aver diretto la prestigiosa Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, nel 1832 si sdoppiò in una grande banda da giro, contando sull’appoggio dell’amministrazione comunale che, attraverso un comitato di esperti, avocò a sé il compito di scegliere musicanti a direttori ai quali corrispondeva regolare stipendio e forniva l’alloggio; il maestro, dal canto suo, si impegnava ad istruire venti allievi l’anno. Le due formazioni musicali arrivarono poi ad una fusione, dando vita ad un concerto bandistico che contava addirittura 72 elementi e indossava splendide divise militaresche, come testimonia un vasto carteggio, custodito nell’Archivio Storico di Lecce, tra il Comune di Ceglie Messapica, il Comando della Divisione Militare di Bari e il Prefetto della Provincia di Lecce, riguardante i figurini della banda musicale di Ceglie, che dovevano essere sottoposti all’approvazione del Comandante la Divisione. Il 27 aprile del 1880 il Comune di Ceglie Messapica scriveva allo stesso Comandante: «Pregiami trasmettere alla s.v. ill.ma due esemplari dei figurini della divisa per la Banda musicale di Ceglie Messapico, pregandola a volermi far conoscere se nulla osti dal suo canto a che sia approvata». Il giorno successivo il Comando della Divisione di Bari rispondeva così al Prefetto della Provincia di Lecce: «Pregiomi restituire a v.s. Ill.ma una copia del Figurino di divisa per la Banda Musicale del Comune di Ceglie Messapico, significandole che nulla osti per parte di questo Comando acchè sia adottato». Nel 1886 il comitato preposto dall’amministrazione comunale affidò la direzione della banda cittadina al maestro cegliese Pietro Altavilla, il quale presto entrò in contrasto con lo stesso comitato, tanto che emigrò negli stati Uniti lasciando la banda senza direttore. Il podio venne così affidato alla prima cornetta Vincenzo Carparelli, che diresse la banda sino ai primi anni del Novecento. Nel 1889 la grande banda di 72 elementi venne invitata a suonare a Lecce in occasione dell’arrivo del re Umberto I, in visita ufficiale alla città. Il sovrano, compiaciuto per l’altissima qualità delle esecuzioni della banda, insignì il maestro con onorificenza e medaglia d’oro. Altri contrasti caratterizzarono la vita bandistica a Ceglie Messapica nel 1892: invidie, incomprensioni e asti portarono alla scissione della banda e alla costituzione di un altro concerto bandistico e per convenzione le due bande di Ceglie si distinsero Banda Rossa e Banda Verde, dal colore delle loro divise. Ma l’esperienza della seconda banda non durò a lungo. Dopo la direzione di Carparelli, la banda venne affidata al flautista Pompeo Palazzo; bisognò attendere il 1908 per avere nuovamente un altro vero maestro a Ceglie, con la nomina di Vincenzo Chirico, al quale andava anche la direzione della locale scuola di musica. Arrivata la Prima Guerra Mondiale, per la banda di Ceglie come per quasi tutti i concerti bandistici pugliesi e del Meridione d’Italia, arrivò la prima battuta d’arresto. Restò attivo solo il concerto cittadino ad uso interno e la scuola musicale del comune. Nel 1920 la banda venne ricostituita, con 69 elementi e con musicanti e solisti d’eccezione, tra cui Pietro Colucci, che diventò poi prima tromba del Teatro dell’Opera di Roma. Ma la banda durò solo due stagioni artistiche per poi sfasciarsi a causa di gravi problemi economici, senza essere più ricostituita sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La ripresa si ebbe nel 1946, sotto i maestri Vincenzo Chirico e Vitantonio Vitale, con la nuova denominazione di Concerto Bandistico di Ceglie Messapica; ma anche in questo caso la banda non visse che due stagioni. E questa volta il silenzio durò ancora più a lungo, esattamente fino al 1975, quando Rocco Leporale creò «La nuova Salisburgo delle Puglie», affidandone la direzione al maestro Vincenzo Alise, che portò sulle piazze un repertorio mai ascoltato sino ad allora, come la Rapsodia in blu di Gershwin, giusto per fare un esempio. Il maestro Alise diresse la banda anche nelle stagioni artistiche 1983 e 1984. Nel 1977 si ripeté l’esperienza della seconda banda: due musicanti, Pasquale Gioia e Antonio Ciraci ridiedero vita al «Gran Concerto Bandistico Città di Ceglie Messapica», la cui direzione fu affidata ad un altro grande nome della cassarmonica: Giacchino Ligonzo. Le due bande convissero fino alla stagione artistica 1985. Nel 1993 il maestro Eduardo Lacorte apre a Ceglie una scuola di musica, che nel 1999 si arricchisce di una seconda banda, ancora oggi diretta dallo stesso Lacorte e che si presenta anche con cantanti lirici. La banda, che fa capo all’Associazione Cegliese di Musica e Cultura, per la stagione artistica 2011 si presenta con i solisti: Tonino Bianchi, flicornino concertista; Franco Attanasio, flicornino soprano; Raffaele Buccoliero, flicorno tenore e Giuseppe Ciura, flicorno baritono concertista; Mimmo Ruggieri, flicorno baritono solista; Flavio Palma, clarinetto concertista e con i cantanti lirici Savino Losito, tenore; Pietro Barbieri, flicorno baritono; Lavinia Sasso, soprano; Claudia Leone, mezzo soprano. Capobanda artistico Ciro Scarafile, capobanda amministrativo Raffaele Buccoliero. Infine, parlando dei nomi degli organizzatori delle bande a Ceglie Messapica, non si può dimenticare l’opera svolta da Arnaldo Gloria per molti anni su questa «piazza».