Syd Barrett aveva una stanza a sé. Colori attorno. In manciate. Mucchi. Le note. Syd Barrett ha disegnato bagliori, intuitivi riflessi. A metà fra uno spaccato psichedelico barrettiano, una casa chiusa di parole dove l'orgia delle impressioni comprime il suono. Nel condensato spazio della riflessione. Amo l'intuito che ha in sé la parola intuizione. Perché in essa vive un attento esame della parola vita. Intuitivi riflessi, uno spaccato barrettiano di riflessioni, di Giuliano Ingrosso e Teresa Lutri, novembre 2010.

 

 

 

La vita è una stanza attraverso cui passano tutti. Ma solo alcuni tracciano il loro segno sul muro. I poeti, i profeti non sono altro che testimonianze. Prove. Hanno lasciato delle mappe. Hanno visto solo col terzo occhio. La vita è una tavolozza di colori. Ogni colore è unico. Se la guardi da lontano. Appare bianca. È LUCE !!! Quando avrò smesso di scrivere. Sarò dall’altra parte del foglio. A bere inchiostro bianco. Quindi le cose più belle di Syd Barrett. Non esistono al mondo. Quando Syd Barrett ha smesso di creare era dall’altra parte della vita. Che beveva. Luce bianca. Syd Barrett passava lunghi periodi nella sua stanza. Probabilmente senza muoversi dal letto. Quando il suo coinquilino gli chiedeva notizie riguardo allo svolgersi delle sue opere, lui rispondeva vagamente, oppure diceva che in quel periodo si stava dedicando alla pittura. Ma. Nei rari momenti di lucidità ammetteva la sua totale assenza spiegando che soltanto con la NON-AZIONE si sentiva libero di poter fare qualsiasi cosa. E mentre da questa parte restava sdraiato a far nulla. Dall’altra parte era il BIG BANG creatore di tutte le cose. E mentre da questa parte sospirava. Assente. Dall’altra, palpitava pullulante. La vita è sempre la stessa perenne vibrazione e cambia gli abiti. Cambiano gli abitanti. Ma resta il filo che li conduce al setaccio dell’umano raggiungimento. Alla possibilità suprema. Vivi la vita 2 volte contemporaneamente. Nei suoi due esatti opposti. Moltiplica la vita per due volte diverse. E vivrai la terza vita. Vita al quadrato = terza vita. Terzo occhio. Bene_ Male_ LOTTA. Mettiti al centro e aspira. Questo è il periodo storico più importante di tutti. Lo sai perché ? Perché ? Perché è il nostro ! WoW. E mentre siamo così in alto. E proprio perché siamo così in alto. Tocchiamo con le dita i sotterranei più profondi. Siamo sdraiati con la testa sull’ALPHA e i piedi sull’OMEGA. Ho il peso del mondo sulla pancia. E l’atmosfera che mi accarezza la schiena. La MATERIA ORGANICA cammina gattoni ma quando la vita si rivela diventa necessità. VIVERE. Cosi come mentre vivevo morivo. Mentre morirò vivrò ancora. Danza con me. Nel cerchio_ Nasce prima il suono ? O la parola ? La parola è suono. Il suono parola. Nelle parole viaggiano le emozioni. Nelle emozioni navigano i suoni, melodie o rumori, pur sempre parole. Ogni suono può produrre un’ emozione. Ma l’ emozione si sviluppa più lentamente rispetto a quel suono che subito dopo se ne ha un altro. L’emozione è la moviola dell’anima. Perché l’ anima è troppo veloce. Forse suono e parola nascono nello stesso istante. Ma ciò che di certo nasce un istante prima è la necessità di comunicare. La vita partorì il suono insieme alla parola per comunicare alla morte la sua natura. Metto la sella al tempo e viaggio a cavallo del suono. Suono che diventa parola intersecata al telaio scricchiolante della storia. La musica della scrittura cela nel silenzio il battito assordante dello spirito. Atterrita. Mi affaccio sui bordi di questa pagina. Sento i brividi sulla schiena e l’ anima vibrante. Un’ intermittenza di luce così pura_ è come svegliarsi dal coma. È bellissimo. Il mondo nuovo. Sto nascendo adesso.

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Amo la parola Maestro perché in essa è racchiusa la possibilità di compiere un viaggio. Un cammino. Perché ha in sé la sostanza dell’attesa e la vocazione del condividere. Amo la parola Intuizione. Perché è la prima parola della quale ho intuito il significato. Amo la parola bagliore perché è la prima parola che ha abbagliato il mondo di intuitivi riflessi.





INTUITIVI RIFLESSI


TeresaMariaLutri&GiulianoingrossO