Mercoledì 31 luglio ore 21.30
C’È UN CASTELLO DI COTONE
Visioni, arabeschi, adorabili parole
di e per Antonio Verri

Reading con Roberta Pappadà e Fabrizio Gemma
accompagnamento musicale di Rocco Nigro
Introduce Maurizio Nocera
 
Secondo appuntamento per "Sentieri a Sud", a Martano, presso Kurumuny, una serata per Antonio L. Verri.
 
Kurumuny si trova nelle campagne di Martano, info al link: http://www.kurumuny.it/lang-it/dove-siamo.html
 
"C'è un castello di cotone, una cattedrale di riso, un vascello di marinai che amano il mutamento e non altro, delle case di mercanti che hanno il soffitto giallo canarino, delle rane fulminate in una palude, altoparlanti qua e là che trasmettono le voci senza fine degli annegati, piupi e frottole per ogni dove, delle scritterosse che inneggiano a dei padri che tutti aspettano, dei tao sospesi a mezz'aria, intontiti... come è facile, o mio monarca, mio sbellicato genietto, perdersi, svuotarsi, cedere alla lusinga...
C'è un castello di cotone e una cattedrale di riso, ma il mondo è così vasto, è così incredibilmente rosso e poroso, è un così gran testo, un prodigio, una così rara voliera...
So di fonditori avidi e arroganti che nelle loro mani callose sanno spegnere ogni fremito e quelle poche volte che scendono in città l'aria li spara in posti felicissimi. Rane senza prospettiva. Sanguisughe che si ubriacano alle radici di giglio. So di suonatori neri che sanno così ben soffiare nei loro strumenti il loro candore; la loro faccia a volte gonfia come una patata, a volte strillano, sono così felici: delle birbette, delle fanferine colorate ballano nei loro occhi, oppure sono spurgate dal loro corpo; sfriggono nella sala, i suonatori, saltano, si perdono nel soffitto, c'è come un pizzicore, sono tra i pochi che sanno bruciare la sera. Bella la sera."
 
Antonio Verri, I trofei della città di Guisnes, Parabita, Il Laboratorio 1988