Ci sono esperienze che hanno nella costanza del mettersi in gioco, in discussione, quell’elemento attorno a cui fare ruotare la determinazione della loro proposta. Poi ci sono gli sguardi, attenti e lucidi per diversità di prospettiva o capacità d’andarsela a trovare l’angolazione giusta, necessaria. Dieci anni sono il tempo e la matassa d’incontri e nomi e testi e sguardi, che dal 2004 caratterizzano la proposta di Musicaos, rivista elettronica diretta da Luciano Pagano. Nel corso degli anni “Musicaos – uno sguardo su poesia e letteratura” (e dal 2013 “Musicaos – leggere migliora”) ha ospitato, fra gli altri, interventi di Luciano Pagano, Stefano Donno, Rossano Astremo, Elisabetta Liguori, Irene Leo, Vito Antonio Conte, dato avvio sin dal primo anno, il 2004, alla sezione dedicata al “romanzo elettronico” (il primo titolo qui pubblicato, “La carne muore”, di Rossano Astremo), proposto e realizzato online la ripubblicazione de “La cultura dei tao” del poeta Antonio L. Verri, dato spazio ad interessanti ricognizioni critiche che hanno contribuito a far luce, alimentando lo scavo, attorno al frastagliato e spesso sommerso panorama letterario salentino, o pugliese, o ancora aprendosi e confrontandosi criticamente con le realtà internazionali, dagli scavi teorici sulla letteratura beat all’esperienza di Foster Wallace e via dicendo. Dieci anni e l’ampio raggio d’azione che dalla poesia alla narrativa alla critica ha caratterizzato Musicaos fino alla svolta del 2012, anno in cui Pagano propone la pubblicazione di una serie di ebook, segnando il cambio di passo della rivista che dal gennaio 2014 diventa “Musicaos:ed”, con la pubblicazione di testi narrativi nei formati ebook e cartaceo. Dal febbraio 2014, primi titoli di questa nuova parentesi editoriale saranno “Cani acerbi” di Gianluca Conte e “Il romanzo osceno di Fabio” di Luciano Pagano, questo già pubblicato nel 2012 nel formato digitale, ha rappresentato il primo romanzo italiano scritto in tweet. Dieci anni che descrivono l’esperienza di Musicaos come segnata dal coraggio di osservare e scegliere.

Francesco Aprile
2014-01-21