“Per Giove! Mistero al Caffè Letterario”, il romanzo d’esordio di Paolo La Peruta, pubblicato da Lupo Editore, è un libro a dir poco eccezionale che nel giro di un paio di giorni ha stravolto la top ten dei miei libri preferiti, oltrepassando gli storici capolavori editoriali. Può sembrar strano, ma per Giove! Questo libro mi ha stupito, sorpreso, coinvolto, emozionato, deliziato! Merito di una scrittura brillante, ritmica, scorrevole, in grado di coinvolgere il lettore nel racconto del protagonista: Pietro Sicuro, un intraprendente trentacinquenne, che insieme a Marco, l’amico di sempre, gestisce un’attività commerciale nel centro storico di Lecce.
Proprio quando nessuno puntava più sul recupero di un quartiere della città, abbandonato al degrado, ecco che i ragazzi, magari definiti “bamboccioni” da quelli della generazione precedente, armati di entusiasmo e voglia di fare, hanno rivitalizzato la zona avviando una serie di locali e rendendo la via, nel giro di breve tempo, un punto di ritrovo per decine di giovani provenienti da tutta la provincia. Il “Caffè letterario” è una felice e ammirevole realtà, che nel libro fa da sfondo alle vicende vissute dai vari personaggi che animano la trama del romanzo.
È proprio all’interno del Caffè letterario che Pietro conosce Ilenia o forse Alessandra (si scoprirà solo leggendo) e da lei rimane particolarmente folgorato non solo per la sua bellezza non convenzionale, ma anche per l’alone enigmatico e affascinante che la caratterizza. In seguito all’incontro però il Quotidiano riporta la notizia del ritrovamento, presso una masseria disabitata, del corpo privo di vita di una ragazza molto simile ad Ilenia. La notizia sconvolge Pietro che nonostante gli avvertimenti dell’ispettore Pace, suo eterno nemico, non resiste alla tentazione di seguire alcuni indizi e indagare nel passato di Ilenia-Alessandra fino a riuscire a trovare il colpevole e comprendere la dinamica dell’omicidio.
Mentre si susseguono le esilaranti peripezie di Pietro che si destreggia non solo tra le iniziative culturali del Caffè letterario e della libreria indipendente, la Quantestorie, ma anche fra le operazioni da detective, ecco che il protagonista si riavvicina ad Elisa, la sua ex-fidanzata. La loro è una relazione strana “sospesa tra amore, amicizia, confidenza, gelosia e complicità” che con il tempo si rivela ancora più solida e forte di prima, infatti, Pietro ed Elisa scoprono di esser fatti l’uno per l’altra.
Il racconto, scandito in ventinove capitoli, è colmo di fuorvianti metafore, meravigliosi brani descrittivi, alcuni al limite della poesia, specie quando l’autore si sofferma sui paesaggi, che siano marini o campestri, risultano sempre stupendi in tutte le rappresentazioni letterarie che La Peruta ci offre.
Non mancano simpatiche espressioni dialettali e brillanti consigli musicali oltre a quelli sui vini che lasciano intendere le doti da wine lover che si intravedono in Pietro così simile a Paolo … o forse il contrario?!
Scorrono così 257 pagine in cui ritroviamo l’innocente imprecazione “Per Giove”, spesso accompagnata da alcuni aggettivi: a volte compare un Giove furioso, in altre invece è amletico, oppure ingegnoso, beffardo, inaffidabile o ancora furibondo e inopportuno.
Difficilmente però il lettore riuscirà ad immaginare in chi si impersonificherà il nostro caro Giove.
Sorpresa e stupore, sarcasmo e ironia caratterizzano il romanzo di Paolo La Peruta che con lucidità traccia un profilo sulla realtà odierna, sul Salento diventato meta turistica, sui pro e i contro di questa conquista, sulla generazione dei trentenni, sulla famiglia, sulla società, sull’amicizia, sulla bellezza che è “come la felicità, moltiplica la sua potenza quando la si condivide con le persone importanti”.

di Paola Bisconti