Quante volte avremmo voluto ascoltare la voce del cuore e seguire l’istinto mettendo da parte quella buona dose di razionalità che ci ricorda sempre cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ma si sa, il coraggio è una virtù che appartiene a pochi eppure è proprio dal desiderio di affrontare i limiti e le difficoltà che si può raggiungere la felicità. Con l’unico obiettivo di porre fine ai tanti tormenti interiori che angosciano Elisa, la protagonista del romanzo d’esordio “Alla ricerca di un cuore di Manuela Melissano, è nata una storia che ci insegna ad ascoltare il cuore: “Come un urlo assordante nella notte, come un mazzo di chiavi che cade nel buio del sonno: troppo forte per non sentirlo”.

Tutto ha inizio con la scoperta di alcune foto custodite all’interno di un vecchio baule impolverato, aperto da Elisa in un freddo pomeriggio d’inverno. La volontà di fare luce su quel buio che per troppi anni aveva dominato l’esistenza della ragazza prende il sopravvento a tal punto da iniziare ad effettuare delle ricerche e ad investigare con l’unico scopo di svelare il grande segreto.

Elisa decide di infrangere la campana di vetro che la protegge e di arginare i confini di un mondo quasi incantato catapultandosi in una realtà spesso ostile, a volte difficile e incomprensibile, ma che in seguito si rivela meravigliosa e splendida. L’audacia di Elisa e le sue peripezie diventano così pretesto per la giovane autrice leccese di vergare la sua prima opera letteraria pubblicata da Lupo Editore.

Un romanzo che oltre a stupire per i frequenti colpi di scena, egregiamente esposti, offre al lettore la bellezza dei sentimenti. Straordinaria è la descrizione del rapporto tra la protagonista e la nonna Nella, un affetto che si rivela tanto unico quanto saldo malgrado le continue avversità a cui è sottoposto il loro legame.

Tra le città del Nord e del Sud Italia si diramano le vicende di Elisa che ci offre anche uno sfondo francese quando il racconto si rivela più avvincente. In questa avventura dei sentimenti, la Melissano non trascura la fede come unico e grande appiglio delle speranze umane, sono frequenti i rimandi a Dio e alla sua potenza divina. Consapevole di una forza superiore, l’autrice si ostina con audacia letteraria ad affidare alla temeraria Elisa, le redini del proprio destino.

Cucendo su di lei l’insolito vestito da eroina dei nostri tempi, le attribuisce la capacità di sostenere e superare delle prove inaspettate. Nonostante il disorientamento di alcune tragiche scoperte, nel bel libro di Manuela Melissano non c’è spazio per lo sconforto perché “Ci sono delle sensazioni nella vita che non possiamo spiegarci, perché la ragione non ci riesce, il cervello non sa riconoscerle. Solo il cuore sa. Ha sempre saputo [...] Il cuore parla a tutti, ma nessuno o pochi lo ascoltano”.

di Paola Bisconti