La fine del Mondo - Finis Terrae - laddove il mare Adriatico ed il mare Ionio si fondono nello splendido blu-turchese del mar Mediterraneo, il mare Nostrum per eccellenza. Spicca la punta più a Sud del Salento e del Tacco d'Italia, punta Ristola, il Capo di Leuca. Dove si erge sul promontorio, l’antico Iapygium Promontorium (punta Meliso), il faro (alto 48,60 m dalla base e 102 m sul livello del mare) ed il Santuario di Santa Maria di Leuca (del 1720) chiamato anche de Finibus Terrae, che significa ai confini della terra, eretto sulle rovine dell'antico Tempio di Minerva (all’interno il masso monolitico Ara a Minerva), meta di pellegrinaggi.

Nel mese di luglio si concentrano maggiormente le visite al Santuario Mariano per via della tradizione che narra che per entrare nel Paradiso occorre fare una visita al Santuario, altrimenti bisogna farla dopo la morte. Nel 1990 è stata eretta a Basilica Minore. All’interno spicca un quadro raffigurante Maria Vergine, del 1624, eseguito dal mesagnese Vito Andrea Cunovi.

Dal 2000 tre portali di bronzo dello scultore Armando Marrocco adornano la basilica. Sul piazzale del Santuario si possono scorgere due colonne, una con capitello corinzio (del 1694) indica il luogo dove sbarcò o avrebbe predicato San Pietro di ritorno dall’Oriente, l’altra ricorda l’ultimazione dell’Acquedotto Pugliese (1939), dove una cascata si congiunge con il mare. 

Frazione di Castrignano del Capo, la splendida Marina di Leuca presenta ai viaggiatori un colpo d'occhio mozzafiato, situata tra punta Ristola ad ovest e punta Meliso ad est, tra scogliere alte e stabilimenti balneari pronti ad accogliere i turisti nella stagione estiva. Centro di origini antichissime, le numerose grotte marine, visitabili in barca, presentano testimonianze preistoriche.

Ruderi messapici, greci (secondo la leggenda vi approdò Enea), e romani sono presenti nel territorio della marina. Caratteristica anche per le pregevoli Ville Ottocentesche e dei primi del Novecento. Nell’abitato sorge la torre d’avvistamento cilindrica Mozza o Marchiello. Imperdibile l'escursione in barca per ammirare le tante grotte costiere di ponente e di levante come la grotta del Diavolo, la grotta Treporte, del Presepio, del Fiume, del Bambino, dei Giganti, della Stalla, del Drago. Gare veliche e di pesca si svolgono tutto l’anno. In passato, Leuca, dal greco Leucos luce bianca – illuminata dal sole,  era conosciuta come la piccola Viareggio del promontorio salentino, secondo Pietro Marti nella sua “Ruderi e Monumenti” nella penisola salentina.  

di Stefano Bonatesta