La necessità di scrivere per raccontarsi annotando su un foglio bianco pensieri ed emozioni come se fosse il migliore amico è ciò che ha fatto Antonella Marotta autrice de “Il bastone fiorito. Malinconie di un sogno perduto”. In questa suggestiva raccolta di versi poetici e testi intrisi di dolcezza, si percepisce la forza insita nell’arte della scrittura che consente a chi la usa di librare nell’aria come fosse un uccello in volo e a chi legge di ammirarlo inebriato.
Commuove e coinvolge il testo che presenta in copertina un bastone poggiato su un divano che primeggia su uno sfondo bianco e celeste. Quasi come una nuvola che galleggia nel cielo, quello dei sentimenti che albeggiano nel cuore di Antonella, donna forte, determinata, innamorata dell’amore e della gioia.
“Si scrive per la vita” ci ricorda l’autrice che sebbene desideri costantemente lasciarsi circondare dalla luce e dalla splendore alterna momenti di sconforto e di tristezza per le molteplicità fragilità a cui la nostra esistenza ci sottopone. Ma ritorna poi la contentezza in Antonella che esprime la grande felicità per avere al proprio fianco due splendidi figli che le regalano grandi soddisfazioni.
Un altro elemento che predomina in “Il bastone fiorito” è la fede. Il bisogno di rivolgersi a Dio, lodarlo e ringraziarlo ritorna costantemente nel volume diventando componente caratterizzante.
Nella sublimità dei versi poetici intervallati ai vari brani si raggiunge la parte finale del libro che vede susseguirsi altre strofe di estrema bellezza seguite dalle filastrocche fino a raggiungere la nota conclusiva di Giuliana Coppola che fra le tante meravigliose parole da lei impiegate per descrivere il testo scrive “il bastone fiorito, è metafora di una primavera che si riscopre pur se incalzano autunno e inverno”.

di Paola Bisconti