Al Festival Nazionale del Libro presenta “I tre giorni di Pompei”

Martedì 13 gennaio 2015
ore 19.30

Centro Polifunzionale
Corso Cesare Vergine
(Località Montegrappa, nei pressi della Zona 167)

TUGLIE (Le)

Ingresso libero.
 
La nuova programmazione di “Tuglie Incontra – Festival Nazionale del Libro” si apre con un grande personaggio del mondo del giornalismo e della scienza. Infatti, per presentare il nuovo libro, edito da Rizzoli e Rai Eri dal titolo “I tre giorni di Pompei” giunge a Tuglie, Alberto Angela.
L’appuntamento è presso il Centro Polifunzionale, in Corso Cesare Vergine (Località Montegrappa – nei pressi della Zona 167), martedì 13 gennaio 2015, alle ore 19.30.

Ad introdurre la serata e l’autore, Gianpiero Pisanello, giornalista e organizzatore da quattro anni del Festival tugliese.


"I TRE GIORNI DI POMPEI"
La tragica fine di una città meravigliosa raccontata seguendo le ultime ore di vita degli abitanti, scoprendo sette sopravvissuti (e un omicidio!) e svelando molte verità sorprendenti. Una su tutte: da Pompei non si vedeva alcun vulcano. Il 24 ottobre del 79 d.C. sembra un venerdì qualsiasi a Pompei, una città abitata da circa dodicimila persone che, come altre nell’Impero, lavorano, vanno alle terme, fanno l’amore. Ma alle 13 dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di venti ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, Pompei è soffocata da sei metri di pomici, mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto venti metri di fanghi compatti. Migliaia di uomini e donne cercano di scappare, invocano gli dèi, ma trovano una morte orribile. E solo in epoca moderna saranno scoperti alcuni dei loro corpi, contorti nella disperazione della fuga. Dopo anni passati a studiare la zona vesuviana, con il supporto di archeologi e vulcanologi Alberto Angela ricostruisce come in presa diretta i giorni che ne segnarono il tragico destino. Per farci respirare le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti – la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso – e li segue in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici. Non solo ci fa scorrere davanti agli occhi la vita quotidiana (prima) e la morte (poi) come in un film mozzafiato, ma dà nuove, illuminanti risposte a intriganti interrogativi: perché nessuno si era accorto di vivere alle pendici di un vulcano-killer? Come mai alcune eleganti domus erano diventate laboratori artigiani? E che cosa legava Plinio il Vecchio, naturalista e ammiraglio scomparso nella tragedia, all’affascinante Rectina? Dettagliatissimo e aggiornato con gli studi più recenti, questo libro è un viaggio emozionante nel mondo antico, il reportage di una tragedia, un libro unico che si legge come un romanzo e ha la profondità di un grande saggio.