I ricercatori del Dipartimento di Entomologia hanno scoperto tre specie di farfalle nuove per la scienza. Due sono state raccolte in alcune spedizioni scientifiche organizzate proprio dallo stesso Museo in Gabon e la terza è stata scoperta nel materiale della collezione del Museo di Londra, affidato in studio ai ricercatori salentini.
Le spedizioni sono state organizzate ala volta della foresta vergine equatoriale in Gabon: un vero paradiso per gli studiosi, un vero inferno per il cittadino metropolitano.
Il Museo di Storia naturale del Salento agisce in accordo con il CENAREST (Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica), l'ANPN (Agenzia Nazionale dei Parchi Nazionali) e con il Ministero dell'Acqua e Foreste, dai quali ha avuto l'autorizzazione a condurre ricerche su insetti, rettili ed anfibi, uccelli ed altro ancora.
Tra qualche giorno partirà la settima spedizione che vede impegnati i ricercatori del Museo di Calimera nel difficile compito di recuperare nuovi esemplari di alcune rarissime specie non ancora descritte e di cui Il Museo possiede gli unici esemplari conosciuti al mondo.
L'equipe salentina è costituita da Antonio Durante (entomologo), Piero Carlino (erpetologo), Ilaria Melcore (entomologa) e Serena Fasiello (esperta in Tecnologie molecolari). Sotto la loro guida, attirati dalla grande importanza della spedizione e dall'efficienza del Museo di Storia naturale del Salento, si aggiungeranno 18 altri ricercatori provenienti, oltre che dall'Italia, da Germania, Danimarca, Lettonia, Lituania, Gran Bretagna, Sud Africa e addirittura dalla lontana Australia.
Ma torniamo alla recente scoperta: le tre specie appartengono ad un sottogenere di Thyretini (un gruppo di farfalle notturne solo africane), che è scarsamente conosciuto. In questo stesso lavoro è stata anche descritta per la prima volta la morfologia dell'uovo.