Pasquale Padalino 
 
Reggina-Lecce è un incontro che richiama indubbiamente palcoscenici diversi da quelli della terza serie. Oggi, un po’ malinconicamente, entrambe le squadre si trovano a sgomitare in Lega Pro, per obiettivi opposti, i padroni di casa per uscire dalla zona playout, gli ospiti per consolidare la leadership. Zeman junior è reduce dal difficile pareggio in trasferta nel derby di Cosenza, forte di una notevole carica emotiva e di un Coralli in grande spolvero. Padalino deve rinunciare allo squalificato Drudi, comunque convocato, porta con sé l’under Muci dalla “Berretti” e dà ossigeno a Caturano, lanciando dal primo minuto la punta Marconi.
La carta risulta da subito vincente, perché è proprio l’attaccante leccese, appena prelevato dall’Alessandria, ad aprire le marcature al 21’ con una realizzazione di pregevole fattura: ripartenza verticale dai piedi di Perucchini, quattro tocchi aerei di prima intenzione da parte di altrettanti uomini, palla a Marconi che dai trenta metri vede Sala fuori dai pali e, dopo due rimbalzi, fa partire un gran destro al volo che sbatte sulla traversa e finisce oltre la riga bianca. È 0-1.
La reazione amaranto non si fa attendere: prima De Francesco sulla linea di fondo, da posizione impossibile, impegna severamente Perucchini sul palo di competenza, poi l’onnipresente Coralli raccoglie un lancio al bacio di Botta e fredda il portiere con un pallonetto delizioso, dopo essere scattato oltre la coppia dei centrali leccesi Giosa-Cosenza, entrambi cresciuti nella Reggina, sinora statuari come i Bronzi di Riace, ma in questo caso ingenui a fermarsi chiamando l’offside. Al 28’ è già 1-1.
Al 45’, dopo un velenoso cross di Doumbia da dentro l’area, su cui la difesa calabrese fa buona guardia, si va al riposo nel segno dei due numeri 9, mattatori di un primo tempo piacevole ed intenso nonostante le poche conclusioni verso le due porte.
Il Lecce rientra in campo ricordandosi di essere non per caso la capolista del girone C. Dopo un minuto e mezzo Pacilli pennella un cross perfetto dalla destra per la testa di Doumbia, che anticipa Cane e batte Sala per un 1-2 collezionato proprio dai due calciatori più in forma del momento.
I Lupi insistono e Mancosu trova una deviazione reggina dopo un tiro a botta sicura sugli sviluppi di un corner. Si gioca ad una porta sola e la conferma è il calcio di punizione dal limite di Pacilli, che al 58’ sfiora la traversa. Un quarto d’ora più tardi lo stesso esterno laziale riceve la sponda del neoentrato Caturano ed esplode un sinistro dai venticinque metri, vedendosi togliere dall’incrocio dei pali la terza marcatura da un sensazionale colpo di reni di Sala, prima di lasciare il posto a capitan Lepore. La Reggina rinviene solo all’80’ invocando un improbabile calcio di rigore, poi ancora Lecce, con Mancosu che riceve da Doumbia sulla sinistra e, a tu per tu con Sala, spara sull’esterno della rete.
I giallorossi si limitano a controllare i tentativi poco pungenti dei ragazzi di Zeman, riaffacciandosi nei minuti finali in area avversaria, ma Sala para a terra facilmente la conclusione di Caturano. Finisce dopo cinque minuti di recupero.
Per il Lecce è il terzo 2-1 a favore su cinque match del 2017, dopo quelli ottenuti contro Catanzaro e Siracusa. I salentini stavolta vincono meritatamente, al cospetto di una Reggina qualitativamente inferiore. Padalino ed allievi salgono a quota 55 e, comunque sicuri del momentaneo primo posto, attendono il posticipo serale in cui si affrontano Foggia e Matera, a 50 e 49, in uno scontro diretto da non perdere. Gli amaranto restano invece a 23 punti, impelagati nella lotta per non retrocedere. Karel Zeman, nel weekend in cui il più famoso padre torna su una panchina di Serie A, dopo una buona prima frazione non può ritenersi soddisfatto del secondo tempo opaco dei suoi. Certo è che il calcio è imprevedibile, la palla è tonda… ma con il Lecce visto oggi, c’è poca possibilità di gloria, almeno per chi occupa la parte destra della graduatoria.       

TABELLINO:

Reggio Calabria, Stadio “Oreste Granillo”, 18/02/2017, ore 16:30
Lega Pro, girone C, 26^ giornata: Reggina – Lecce 1 - 2
Reggina: Sala, Maesano (dal 62’ Leonetti), Gianola, De Francesco, Knudsen (dal 62’ Bangu), Coralli, Botta, Kosnic, Porcino, Cane, Possenti (dall’87’ Silenzi). A disposizione: Licastro, Carpentieri, Cucinotti, Romano, Lancia, Tommasone, Mazzone, De Vito. Allenatore: Zeman.
Lecce: Perucchini, Agostinone, Mancosu, Cosenza, Arrigoni, Costa Ferreira, Marconi (dal 62’ Caturano), Pacilli (dal 78’ Lepore), Giosa, Ciancio, Doumbia (dall’87’Maimone). A disposizione: Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Torromino, Tsonev, Monaco, Muci, Fiordilino. Allenatore: Padalino.
Arbitro: Massimi di Termoli (Assistenti: Fusco di Torino; Affatato di Vico).
Marcatori: 21’ Marconi, 28’ Coralli, 47’ Doumbia.
Ammoniti: Coralli (Reggina), Costa Ferreira (Lecce).
Recupero: 0’ pt; 5’ st.
Note: 56 tifosi leccesi in trasferta, discreta quantità di pubblico sulle gradinate.