Per vincere il campionato bisogna giocare bene, sbagliare poco, ottenere risultati positivi ed essere anche un po' fortunati. Se tutte queste componenti insieme ci sono in una squadra, si può tagliare il traguardo per primi. In questa stagione non sempre è andata così al Lecce, che vede il Foggia allontanarsi, fuggire via, in cima alla classifica. I dauni, a più sei punti, vanno come un treno, sono quasi irraggiungibili, consapevoli di non potersi lasciare sfuggire questa occasione propizia per la promozione. Il Lecce, purtroppo, ha sbagliato nell'approccio almeno due partite; non sono molte, ma sono state sufficienti a perdere terreno nei confronti del Foggia. Le accese contestazioni dei tifosi degli ultimi tempi, contro Padalino e la squadra, non hanno di certo aiutato l'ambiente a superare alcuni momenti di stop ed hanno costretto la società al silenzio stampa per mantenere viva la concentrazione. L'accanimento nei confronti del tecnico è stato eccessivo, non si può pretendere di più da chi ha saputo tenere la squadra sempre ai vertici della classifica. Così è accaduto che contro il Fondi i giallorossi hanno riscattato la sconfitta di Foggia, ma ieri, contro il Cosenza, sono ricaduti in una prestazione poco convincente, decisamente estemporanea, con una manovra poco fluida e tiri imprecisi dalla distanza. Ciò ha favorito la capolista. Ora, mancano sei partite alla conclusione del torneo, 18 punti ancora in palio, per non mollare occorre vincere le due prossime partite in casa, contro Juve Stabia e Taranto e sperare in un passo falso del Foggia nella doppia trasferta di Catanzaro e Casertana. Domenica prossima, il quadro sarà più chiaro.    Lecce-Fondi 2-0; Cosenza-Lecce 0-0;

 

Stefano Bonatesta