US Lecce Riveste poca importanza se quest'espressione riguarda anche i gol subiti perché contano soprattutto quelli fatti.

In fatto di realizzazioni, il Lecce attuale è da primato con gli avversari condannati  a subire un passivo di tre gol a testa.

In genere si afferma che qualsiasi risultato, porta meriti/demeriti equamente suddivisi tra i componenti la squadra, ma nel caso Lecce, la verità si basa su altri fattori.

Ad una fase difensiva precaria, che andremo ad esaminare in altra sede, si abbina infatti, una prolificità realizzativa da oscar per la categoria.

I due "segugi" di razza, per non chiamarli "avvoltoi della rete", sono notoriamente Caturano/Di Piazza, che hanno ricevuto in dono dai rispettivi genitori, il DNA di goleador, " demolitori" delle retroguardie avverse.

Stabilirne le modalità esecutive, resta un problema, perché fanno gol in tutte le maniere dimostrandosi incontenibili, almeno per i difensori di C, tristemente lacunosi.

Se alla Juve Stabia ne hanno rifilati solo tre (doppio Caturano più Di Piazza), è solo perché di palloni giocabili se ne son creati o ricevuti in numero uguale.

Di certo la linea arretrata stabiese ha contribuito molto alla goleada, come d'altronde quella leccese nella doppia segnatura campana, ma qualità e meriti degli "arieti" giallorossi, superano di molto i valori di tutti i protagonisti in campo.

Anche Liverani si guadagna il plauso, ma a dire il vero  amnesie difensive a parte, al Lecce per vincere basta servire i nuovi "gemelli del gol", cautelandoli da contaminazioni, insofferenze gelosie/dualismi che in passato hanno prodotto disastrose conseguenze.