Si alzerà il sipario, il prossimo 30 luglio, sul «Muse Salentine Festival», manifestazione musicale e culturale che ha come teatro alcuni centri del Basso Salento, da luglio a settembre. Il «Muse Salentine Festival» nasce dall'intuizione di Charles Adriaenssen, industriale e produttore discografico belga. Grazie al suo impegno, ogni estate la terra salentina è animata da una serie di concerti informali di altissimo livello, pensati per un numero massimo di 200 spettatori, in modo da stabilire un forte legame tra performers e pubblico. Gli artisti si esibiscono per lo più a Palazzo Sangiovanni (la residenza che Adriaenssen ha restaurato ad Alessano) dove è stata appositamente allestita una sala da concerto acusticamente attrezzata, che può accogliere 140 spettatori. Vengono scelte anche altre suggestive location, che vanno dalle chiese ai cortili delle dimore storiche, alle sale dei castelli. Ogni esibizione è di volta in volta adattata alla magia del posto che la ospita. Proprio l’intimità dei luoghi in cui si tengono gli spettacoli, in una cornice di palazzi medioevali, offre un’atmosfera calda ed accogliente e conferisce maggiore suggestione all'ascolto. Il programma del Festival, caratterizzato da particolare versatilità, presenta un repertorio variegato, che spazia dai brani noti alle novità più interessanti nel panorama della musica classica. Quest'anno, la prima sessione del Festival si aprirà il 30 luglio con il violinista Enrico Gatti, accompagnato dal suo Ensemble Aurora, formato dal clavicembalista Guido Morini, dalla dulcianista Elena Bianchi e dal violinista Luca Giardini. In programma un repertorio barocco sul tema «Musica al tempo di Guido Reni & Caravaggio». Enrico Gatti, nato a Perugia, è stato il primo violinista italiano a consacrarsi interamente allo studio ed all’interpretazione delle opere che vanno dalla fine del XVI° all’inizio del XIX° secolo con gli strumenti originali, svolgendo approfonditi studi all’estero, e ad essere invitato a far parte dei più prestigiosi complessi olandesi, belgi, francesi ed inglesi. Vanta concerti in tutta Europa, in Canada, negli U.S.A., nell’America del Sud, in Russia, Giappone, Korea ed Australia. La manifestazione proseguirà poi il 1° agosto, con l'eclettica Olga Pashchenko che suona il nuovo clavicembalo Taskin ed il violinista Evgeny Sviridov. I due musicisti eseguono brani di Bach, Scarlatti e Tartini. Questo concerto è dedicato e riservato ai soci mecenati e sostenitori per ringraziarli del loro supporto, ed è seguito da una cena che si svolge all'interno di Palazzo Sangiovanni. Olga Pashchenko, classe 1986, si è sempre distinta come una delle artiste più versatili nel panorama odierno degli strumenti a tastiera, passando dall'organo al clavicembalo, al pianoforte moderno, anche all'interno della stessa perfomance. Il suo repertorio spazia dalle Variazioni Goldberg di Bach fino ai compositori del XX secolo, quali Paul Hindemith e György Ligeti. Evgeny Sviridov, nato a Sanpietroburgo nel 1989, riesce ad esplorare generi musicali alquanto differenti, dalle opere barocche ai brani ultramoderni. Il 2 agosto è la volta del pianista Filippo Gorini, con la «Sonata per pianoforte n. 29» di Beethoven, denominata «Hammerklavier» per la tastiera a martelli. Filippo Gorini si è esibito in alcune delle più prestigiose sale ed associazioni internazionali (Konzerthaus di Berlino, Philharmonie di Parigi, Studio Flagey di Bruxelles, Royal Academy of Music di Londra). Nel 2015 ha vinto il primo premio ed i premi del pubblico nel concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn. La prima parte del Festival si chiude il 6 agosto con il Belcea Quartet, che esegue brani di Beethoven e Janacek. Superare i propri limiti ed arrivare alla conoscenza nella ricerca costante della verità è il credo artistico del Belcea Quartet, formazione aperta e dinamica, grazie anche alle diverse radici culturali che convivono al suo interno. Fondato al Royal College of Music di Londra nel 1994, il gruppo è composto da una violinista rumena, Corina Belcea, e da un violista polacco, Krzysztof Chorzelski, oltre che dai francesi Axel Schacher, pianista, ed Antoine Lederlin, violoncellista. La sessione di settembre propone un programma che prevede componimenti da camera, repertori vocali e musica antica. La programmazione, dal 17 al 22, prevede 6 concerti, tra palazzo Sangiovanni ad Alessano, palazzo ducale, sempre ad Alessano. Il 17 la rassegna riparte con l'esibizione del Duo Játékok. In programma brani di Poulenc, Ravel, Barber e Milhaud. Nel concerto successivo del 18, protagonisti sono Paolo Bonomini ed Edoardo Torbianelli, con un repertorio di musiche italiane. Il Festival continua il 19 con la proiezione di un film di Falko Rister. In sottofondo, la colonna sonora Sports et divertissements di Erik Satie, nell'interpretazione del celebre pianista russo Alexei Lubimov che esegue anche brani del 1940 di John Cage e danze del 16° secolo per clavicembalo di Pierre Attaignant e di un anonimo inglese. Il 20 la scena sarà per il giovane soprano napoletano Naomi Rivieccio, con l'ensemble Talenti Vulcanici, composto da Monika Toth al violino, Raffaele Nicoletti alla viola ed al violino, Karolina Szewczykowska al violoncello ed Elisa La Marca alla tiorba, guida il pubblico in un viaggio incantevole tra sirene, ninfe e muse, attraverso le arie di Francesco Mancini, Giuseppe Scarlatti, Alessandro Scarlatti e Giovanni Battista Pergolesi. Il 21 palcoscenico pwer Quatuor Van Kuijk, (Nicolas Van Kuijk e Sylvain Favre-Bulle, violinisti, Emmanuel François, violista, e François Robin, violoncellista) eseguono musiche di Beethoven, Webern e Schubert. I concerti si concludono il 22 settembre con il clavicembalista francoamericano Justin Taylor ed il suo ensemble Le Consort, formato dai violinisti Théotime Langlois de Swarte e Sophie de Bardonnèche, e da Louise Pierrard, alla viola da gamba. In repertorio musiche di Dandrieu, Rameau, d’Anglebert, Scarlatti, Vivaldi, Corelli e Forqueray.