I rossoazzurri di Filograna Junior, targato anche Maci, conquistano il primo trofeo stagionale superando anche al "Capozza" il tenace Corato.
Di Rito e Rescio siglano le reti del definitivo 2-1 dopo il momentaneo pareggio di D'Arcante per gli ospiti.
Nel mezzo una gara a tratti vibrante al cospetto di circa 3000 tifosi quasi tutti di fede incrollabile rossoazzurra.
Le sensazioni che rievoca questa vittoria sono legate alla squadra epica del Commendatore "Mesciu Ucciu" che alcuni decenni fa spinse i colori della cittadina del basso salento verso le vette più alte del calcio semipro meridionale.
Palmisano, Di Rito, Vicedomini e compagni, sotto la regia di De Candia, ripercorrono inizialmente la strada di Carrano, Giorgis, Bean, Venneri solo per citare alcuni dei mister di quella "magica brigata".
Tra i calciatori che hanno lasciato un segno indelebile menzioniamo Vento, Navone, Valori, Grimaldi, Francisco facendo forse un torto ai tanti protagonisti di quella "grande cavalcata".
Il successo odierno, foriero di più ambiti traguardi che la squadra si appresta a tagliare anche in Eccellenza regionale, è rivisto proprio sulla scia del passato storico dei rossoazzurri che solo un uomo eccezionale come Antonio Filograna poteva regalare alla sua gente.
Adesso è la volta del nipote omonimo a ritentare una scalata maiuscola senza lesinare energie e sacrifici di ogni tipo.
Per decifrare il significato profondo che questa compagine rappresenta per la comunità casaranese bisogna immergersi nel tifo passionale di un popolo che la vive paternalisticamente al pari di una creatura familiare.
Fenomeno calcistico di una piccola realtà salentina in cerca di riscatto socio-economico proprio attraverso il veicolo sportivo, rilanciando la sfida ed il grido di un Casarano mai domo.