Una storia nata dalle stelle, la storia di amore di chi andò nell’oscurità per far luce ai suoi cari. Questa è la storia narrata in «Sinfonia, di rose, di cera», il romanzo di Edoardo Francesco Taurino (Schena Editore), un libro dalla singolare struttura narrativa e dover i personaggi sono incastonati in quattro elementi chiave: rose rosse, le stelle del cielo. l'anima, l'universo infinito e l'uomo. Dinanzi ad un cielo infinito si propaga una dolce poesia per tutto ciò che poteva essere e non è stato, per coloro che hanno guardato nell’oblio di ciò che è perduto e ne sono rimasti schiavi. In quell’oblio fa eco un suono di liberazione, propagandosi nel vento. Fuochi risplendono nel cielo della notte, cuori donano la loro vita per donare ad altri la vita. Nelle parole di questa sinfonia risplende la verità dell’anima di questi cuori poiché l’infinito si ricorda di coloro che hanno curato le rose dell’eternità. «Sinfonia, è la storia di ogni vero uomo – spiega l’autore - Proprio in parole come note di una sinfonia prende forma la storia d’amore di chi volle seguire i passi di ciò che credeva come verità. Questa dunque, è la storia di ogni bambino. Nella moltitudine di parole come infinite stelle del cielo, prende forma la storia di chi non abbandonò mai il suo vero amore. Questa dunque, è la storia di ogni vera donna. In parole dolci come l’infinito che dona la vita, prende forma la bellezza. Questa dunque, è la storia di ogni anima. E dunque, La via, la verità, la vita. L’energia. Nascita e morte. L’uomo, la donna e il figlio. Il passato, il presente e il futuro. La bellezza dell’universo infinito. Il trionfo della vita. Il caso e il destino. Il caos e la perfezione. Il bene e il male. La luce e l’oscurità. Il visibile e l’invisibile. L’anima e la bellezza. La materia e lo spirito. La paura e l’amore. La bellezza». Il libro narra la storia d’amore tra un uomo e una donna raccontata dal figlio. Sceglie di farlo provando a guardare negli «occhi» la madre e il padre che non ci sono più. Lo scritto è uno stendardo alla bellezza dell’universo, un vero e proprio trionfo della vita. Esso vuole denunciare ciò che è successo e succede tuttora in Tibet, facendosi portavoce delle 137 persone che si sono date fuoco in segno di protesta. Il libro raffigura la solitudine che si può trovare all’interno di ognuno di noi. Vuole far vedere che all’interno di ogni animo vi è qualcosa di veramente vivo oltre alla pura materia carnale. Nel suo interno si trovano le idee sviluppatesi nel corso della storia dai più grandi uomini passati su questa terra (Cristo, Buddha, Dalai lama, Platone, Shakespeare, Seneca e via dicendo). Il tutto è tenuto insieme da poesia e amore, ciò a cui ambisce ognuno e ciò in cui si trova immerso senza rendersene conto. Denuncia lo spreco di vita e affronta la paura che si trova in ogni uomo. Un vero e proprio elogio alla vita e alla bellezza. Gli elementi chiave della storia, si diceva, sono: Rose rosse. Rosso è il colore a cui riporta il libro come la carne, il sangue, le rose, il cuore, il fuoco dei corpi, il fuoco delle candele. le stelle del cielo. l’anima. Il colore bianco è la purezza, la salvezza, il bianco delle pagine dei libri, la bellezza e l’amore, lo spirito che vi è in ogni cosa. L’universo infinito. Il colore delle immagini che richiama l’infinito è il blu del cielo. L’uomo. Vi è quindi una contrapposizione evidente tra bene e male, tra luce e buio, tra piccolezza e grandezza, tra amore e paura. Tra questi due opposti si genera la vita nella sua bellezza. L’uomo sperimenta tutto ciò.