«Questa non è una raccolta di poesie. Sono poesie raccolte. Raccolte per strada, nei vicoli, sul bancone di un bar, in una corsia d’ospedale, in riva al mare, sulla terra rossa, tra i rami degli ulivi, nei piccoli borghi del sud, dentro casa. Ovunque esse si manifestino». Ci tiene a precisarlo Andrea Giuliani, autore del volume «Le poesie raccolte» edito da Musicaos Editore. Classe 1989, sin dalla tenera età Giuliani viene incuriosito dalla lettura e dai libri, anche grazie all’interesse trasmesso dalla madre con costanza ed entusiasmo. Aggiunge Giuliani: «È la poesia che ti viene a cercare e ti chiede di essere scritta. Il poeta è soltanto il mezzo attraverso il quale la poesia, insita in ogni elemento attorno a noi, si rivela. È la bellezza che diventa parola, è il dolore che da sentimento astratto diventa un tratto di penna angosciato e ricalcato con rabbia. Il potere delle parole è qualcosa di incommensurabile e può essere assai pericoloso. La parola può ribaltare situazioni irrecuperabili, può travisare la realtà, può comandare popoli. Non sottovalutate le parole. Non sottovalutate la poesia. Attraverso la scrittura l’unico obiettivo che mi pongo, che definirei più una speranza, è quello di trasformare uno sfogo in qualcosa di positivo. Cercare di suscitare nel lettore un’emozione pura, magari labile e sfuggente, ma in grado di lasciare un eterno bel ricordo. Come un breve temporale estivo che, dopo avervi rovinato la giornata, vi regala la meraviglia dell’arcobaleno». Andrea Giuliani ha frequentato la facoltà di lingue dell’Università del Salento, dove ha scoperto l’amore per i classici della letteratura Russa, innamorandosi perdutamente del potere descrittivo di Tolstoj. Attualmente lavora come impiegato del reparto commerciale e di distribuzione della Deghi S.p.A. Nel tempo libero, oltre a dedicarsi alla scrittura, ama viaggiare, ascoltare vinili di De André, andare in skateboard, correre in bici e restaurarne alcune, e, quando possibile, adora immergersi nella natura incontaminata, come un lupo affamato che rincorre la preda, alla ricerca incessante della prossima Poesia.