Nel nostro amato Salento, sempre più devastato da incendi dolosi, consumo di suolo, urbanizzazione selvaggia, inquinamento e da mille altre problematiche, per fortuna esistono luoghi magici che conservano il loro fascino originario, luoghi in cui il tempo sembra essersi letteralmente fermato. Che siano essi angoli di centri urbani o località immerse nella natura, questi luoghi riescono sempre a meravigliare e a regalare emozioni uniche. Potrei rimanere qui per ore ad elencarvi questi luoghi di incredibile bellezza, a descriverne le loro caratteristiche, le loro peculiarità, la loro storia, la loro fauna e la loro flora, ma preferisco farlo sul campo durante le escursioni naturalistiche che organizzo a spasso per il Salento.

Uno di questi “luoghi magici” non poteva avere un nome più azzeccato di così: La Strea!

Il termine “stria” nel dialetto dell’alto Salento occidentale significa “fanciulla” ed è molto probabile che l’etimologia del toponimo di questa località sia legato proprio a questo termine, anche se secondo alcune ipotesi il toponimo deriva dalla parola “strega”, ipotesi anch’essa molto plausibile visto che il luogo riesce a stregare, appunto, il visitatore.

La Strea è una lingua di terra lunga circa 1700 metri, con larghezza massima di circa 400 metri, appartenente al comune di Porto Cesareo, posizionata tra il centro urbano del comune e la località “Li Scianuri”, ovvero Torre Squillace, appartenente invece al territorio di Nardò. Questa penisola presenta un mix di ambienti davvero molto particolare! L’ambiente marino e l’ambiente costiero roccioso si fondono con l’ambiente di macchia, quello di gariga mista a pseudo steppa e con il salicornieto, un habitat umido prioritario di grandissimo interesse naturalistico, che offre ospitalità a numerose specie di uccelli migratori e non solo, anche di rettili ed altri animali.


Un luogo ricco di storia e di biodiversità, che vale assolutamente la pena di visitare con uno sguardo approfondito sulle varie specie animali e vegetali presenti. Un luogo che è un vero e proprio paradiso per il birdwatching, soprattutto intorno all’area caratterizzata dal salicornieto e dalla costa rocciosa adiacente, un ambiente che annovera ogni anno la presenza di centinaia di specie avifaunistiche anche rare.

L’invito per voi lettori è allora quello di visitare insieme questa splendida penisola in piena Terra d’Arneo domenica prossima, 3 ottobre, con ritrovo presso il parcheggio della spiaggia di Torre Squillace alle

ore 16:00 in punto. Troverete tutte le informazioni sul seguente link: https://www.facebook.com/events/370379864571317

 

Francesco Salvatore Chetta

Guida Ambientale Escursionistica