E’ ripartita la serie A dopo la deludente pausa per la Nazionale, la classifica continua a sgranarsi sempre di più, l’Inter a 22 punti torna capolista con la ThuLa, la nuova coppia dal gol facile, inseguono Milan a 21 e Juventus a 20. Roma e Bologna a 14 e Lazio a 13, come previsto hanno superato il Lecce in classifica, le tre blasonate compagini sono destinate a contendere posti nelle coppe internazionali alle “grandi big” del torneo. Il Lecce a quota 13 si trova al decimo posto dopo il punto d’oro di Udine. Il Torino, prossimo avversario al Via del Mare, sosta a quota 9, mentre muovono la classifica bassa la Salernitana a 4 e il Cagliari ultimo a 3 punti.

La decima giornata vede protagonista il grande Torino a Lecce, squadra ostica e solida, guidata dall’emergente tecnico Juric, che ha sicuramente meno punti in classifica del suo valore effettivo. I granata sono una formazione destinata alla salvezza sicura, solo qualche imprevedibile imprevisto potrebbe minare il cammino dei piemontesi. Squadra solida, dicevamo, nel 3-4-2-1 spiccano Ricci, Vlasic, Buongiorno, Linetty, Lazaro, Zapata (out?), Sanabria, Schuurs (out), ma l’intera formazione appare ben equilibrata. Sarà uno scontro diretto intenso, speriamo piacevole e spettacolare, il Toro verrà Lecce per provare a riscattare la sonora sconfitta casalinga contro l’Inter (0-3), con solo due vittorie all’attivo i granata cercheranno la terza.

Tra i giallorossi è tornato in campo a Udine Banda, autentico trascinatore che pur avendo seminato scompiglio tra gli avversari non riesce ancora a trovare l’attimo (fuggente) per calciare in porta. Il bomber Krstovic è apparso un po’ appannato per non dire altro, ma ci ha pensato Piccoli, entrato nella ripresa, a pareggiare i conti contro i bianconeri, con una prepotente spaccata a rete all’83’ su cross di Sansone. Una rete da arti marziali. Il giovane attaccante si candida ad un posto da titolare. Abbiamo visto un Ramadani scardinare palloni ovunque, lo avevamo già visto all’opera nella Nazionale albanese in passato, però in fase di impostazione appare un po’ indeciso, mentre Kaba più convincente nei passaggi potrebbe ricoprire all’occorrenza il suo ruolo. Da Oudin ci si aspetta molto di più, conosciamo il suo valore, bene Strefezza, in netta ripresa, che torna a provarci dalla distanza. La difesa giallorossa con qualche affanno regge l’onda d’urto degli avversari di turno.

Contro l’’Udinese, allo stadio Friuli, abbiamo visto una partita equilibrata, in avvio una lunga fase di studio, con il Lecce che ci ha provato nel primo tempo con Strefezza e Kaba, poi i bianconeri si sono fatti avanti fino all’episodio del rigore trasformato da Thauvin al 49’. Sembrava una partita finita lì fino alla fiammata leccese di Piccoli e Sansone, subentrati nella ripresa. Il Lecce ha così strappato in trasferta un pareggio importantissimo, il quarto stagionale, che affonda l’Udinese nella zona retrocessione. La strada tracciata da mister D’Aversa e dal club è quella giusta, forse conquisteremo una salvezza più tranquilla. 

Stefano Bonatesta