La storia del Milite Ignoto commuove l’Italia da cento anni. E continua a farlo anche attraverso opere letterarie e teatrali. È il caso di Uno Nessuno Tutti: Storia del Soldato senza nome, opera che andrà in scena sabato 28 ottobre al Teatro Comunale di Novoli (sipario ore 19, ingresso gratuito) con la regia di Pietro Turco. Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Novoli, è organizzato dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - Sezione di Novoli presieduta da Oronzino Mele, in collaborazione con il Gruppo Teatrale «I Castellani» di Fossalta di Portogruaro (Venezia). A precedere l’opera saranno i saluti del sindaco di Novoli Marco De Luca e del presidente della locale sezione dell’ANCR Mele. A seguire, Maria Teresa Calvelli, funzionaria dell'Archivio di Stato di Lecce, modererà i Dialoghi che coinvolgeranno il generale Pietro Turco, autore del libro Il milite ignoto 100 anni dopo e Piergiuseppe De Matteis, medico novolese ed autore del libro Tutti presenti sull'ara della gloria. «L’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sezione di Novoli è fiera di presentare questo evento che celebra il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno servito la nostra nazione - dichiara il presidente Mele. “Uno Nessuno Tutti” è un tributo a tutte le persone comuni che hanno compiuto gesti straordinari nei momenti più bui della storia del nostro paese». Aggiunge il primo cittadino: «Nell’attuale momento storico segnato da conflitti bellici che turbano le prospettive del nostro futuro, una riflessione come quella che si propone a Novoli, il prossimo 28 ottobre, non può che contribuire a sensibilizzare la comunità affinché sia compiuto ogni sforzo utile al dialogo e al confronto perché l’ultima parola non sia quella delle armi. Il mio plauso a chi ha organizzato questa manifestazione che l’Amministrazione Comunale di Novoli è ben lieta di patrocinare perché, io per primo, sono convinto che è importante preservare il dialogo a qualsiasi livello e oltre ogni confine per non rinunciare al percorso di costruzione di una casa comune».