In serie A torna in auge il colpo di tacco, puro spettacolo del calcio che infiamma sostenitori ed appassionati, di Zaccagni e Muriel le reti più belle della 15ma giornata, da menzionare pure la splendida rovesciata di Pavoletti. Un veloce sguardo alla classifica, la formidabile Inter rimane capolista a 38 punti, unica inseguitrice la Juve, perde terreno il Milan al terzo posto. Più distaccato un gruppo di 5-6 squadre che si contendono il quarto e quinto posto in campionato, tra queste il Bologna rivelazione gioca un ruolo determinante. A seguire le squadre in lotta per la salvezza, tra queste spiccano il Frosinone a 19 ed il Lecce a 17, prossime avversarie in campionato, in basso la zona retrocessione con Empoli, Verona e Salernitana ultima a 8 punti.

Al “Via del Mare” è la volta del Frosinone, allenato da Di Francesco, la compagine ciociara, matricola in serie A, è un’autentica sorpresa del torneo. Il giovane Soulè è il talento argentino esploso nel Frosinone, di proprietà bianconera, può giocare da centrocampista o attaccante. Altro prestito eccellente dal Bayern Monaco, il centrocampista tedesco Ibrahimovic, che ha rinvigorito la squadra laziale, i due astri nascenti con Monterisi, Kaio Jorge e compagni costituiscono una squadra di tutto rispetto, da non sottovalutare, giovane e “quadrata”, duttile nel modulo, vera outsider. Ci vorrà il miglior Lecce, concreto e determinato in questo scontro diretto per la salvezza. La vittoria manca da troppo tempo, un successo darebbe maggiore serenità ai giallorossi.

Si spera nel pieno recupero di Almqvist a destra, che insieme a Banda, in un buon momento di forma, potrebbero dare maggiore filo da torcere agli avversari di turno, seminando scompiglio con le loro rapide incursioni e creare occasioni per Krstovic o Piccoli. Lo svedese e lo zambiano sono due calciatori che ben si adattano nel gioco di mister D’Aversa. Contro l’Empoli il colpo di Banda al 64’, favorito dalla papera del portiere empolese, ci ha illuso per qualche minuto, poi la sfortunata ginocchiata di Rafia al 71’ nel più classico degli autogol ci ha riportati alla realtà. Finisce pari e patta, in una gara senza squilli, con l’Empoli che ci prova di più, mentre il Lecce attende, sapendo che i toscani devono fare la partita per vincere.

Tutto qui, nel Lecce le solite ripartenze, qualche buon cross, i duelli vinti, ma a tratti anche tanta confusione ed il solito Falcone che ci mette i guantoni. Forse troppo poco, ma la classifica si muove ancora, un altro punto incassato e portato a casa, senza rischiare più di tanto, un passo alla volta. Siamo al quarto pareggio di fila. Mister D’Aversa sembra fare molto affidamento sulla tenuta mentale dei suoi, che riescono comunque a portare avanti la carretta. Non aspettiamoci grandi invenzioni, almeno per ora. Finchè la barca va… 

Stefano Bonatesta