02 Maggio 2024

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«Come assecondare la memoria e vincere il tempo?» In questa frase di Antonietta Fulvio, a pagina 7 dell’introduzione dell’ultimo libro di Francesco Pasca, c’è inizio e fine di un testo. Il suo sviluppo. La sua armonia. Il divenire e l’approccio che l’autore ha verso il libro – e che il lettore sente all’ascolto del ritmo che batte – lettera dopo lettera. Essere di parte. Credo che a tutti sia capitato in un buon 90% delle proprie vicissitudini – inquadrando la questione attorno ad una percentuale come il 90% mi ritengo generoso, credo si possa abbozzare un dato maggiore – ed io in questa storia sono di parte. È questione di scrittura. Mi ci immergo &ndash

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Giovedì 28 gennaio (ore 21.00 - ingresso gratuito) presso il Caffè Letterario di Lecce si terrà la presentazione del numero 01 di Krill - Rivista quadrimestrale sull'immaginario, a cura dell'associazione Immaginario K, edita da Lupo Editore. Il progetto ha vinto il concorso Principi attivi - Giovani idee per una Puglia Migliore indetto dalla Regione Puglia Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza attiva. Al termine della presentazione dj set con Dj Kosmik. 

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Corpo poetico irrisolto, opera prima di Rossano Astremo, pubblicato nella collana Poet Bar (Besa) a cura di Mauro Marino, è l’espressione del sistema poetico, il paradosso delle parole. Quanto c’è di irrisolto, poi, in una poesia? In un articolo apparso sul Quotidiano di Lecce, con il quale Astremo collabora, è lo stesso autore, parlando della ripubblicazione de “I Trofei della Città di Guisnes” di Antonio Leonardo Verri (Abramo Editore), a

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Come scendere a sud delle parole. È poi possibile? Intraprendere un percorso che sia circumnavigazione umana del termine Sud. È la parola che balla. Carica. Densa di tinte tragico-speranzose. È amore. Sudapest di Irene Leo, Poet Bar (Besa), a cura di Mauro Marino, scandisce un tempo che è segno e sguardo misurato a sentiero nella distanza che lo separa dall'orizzonte. Sudapest. Sono colori che giocano nell'incastrarsi delle parole fra le trame di una terra, il

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Cambia, il tempo, la pelle alle nostre parole. Il colore. Il suono ed il sapore. Come una nuova nascita od un serpente che cambia muta. C'è un motivo di rigenerazione in tutto questo, come il canto di un lupo che ci desta dal sonno in una notte che è vomito di parole. Perché esiste la fase della sbronza che è un po' come una rinascita. Vomitare il cuore. Assaporare la poesia del dolore. Perché c'è dolore, ma è un dolore che, le parole

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