29 Marzo 2024

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SULLA PORTA Quando io morirò, tu portami il caffè,e vedrai che io resuscito come Lazzaro! (Eduardo De Filippo)      Sono sempre stato del parere che la vita è come il caffè: brucia, non a tutti piace e a volte va corretta. *      Martedì pomeriggio. Un pranzo surgelato. Preparai il caffè. Il rumore della moka era bellissimo. Familiare come il riff di The Trooper degli Iron Maiden. Lo versai nella mia tazzina marrone. Profumo di caffè. Fumo.      Il campanello suonò. Mi infastidì. *      Era lei.      «Che sopresa!»      La baciai     

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Robert avrebbe voluto essere altrove. Non sulla vecchia Triumph verde bottiglia che Sammy Joe aveva rubato quella mattina nel parcheggio davanti al vecchio stadio del Wednesday e che adesso fuggiva sbilenca come un ubriaco, schiacciata tra il bianco della neve che aveva ricominciato a foderare l'asfalto del boulevard, ed il rosso del sole che moriva e dei semafori sbeffeggiati dalla loro corsa obbligata. Non su quell'auto del cazzo. E non con quelle sirene, quelle dell'allarme della

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Passando per Capestrano (da il Palindromo del Tempo) di Francesco Pasca M’avviai di buon’ora per Capestrano e, di lì a poco, ne sarei stato avvolto. Giunsi così presso la chiesa di San Pietro ad Oratorium, nel territorio del guerriero etrusco, nella valle Tritana, a sinistra del fiume Tirino. M’apprestavo alla visione di un Luogo magico, carico di aura antica ed altrettanto attuale. Il più strano dei palindromi era qui collocato in una maniera inusuale

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Passando per Capestrano,(da il Palindromo del Tempo) di Francesco Pasca Parte seconda.   Parte prima: https://www.salentoinlinea.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3646&Itemid=66       Un lungo e tortuoso percorso che si addentrava nel fitto fogliame di alberi di abete ed arbusti, poi sfociato in un ampio spazio all'interno del quale, in posizione depressa, si estendeva l'Oratorium. La sua abside era solcata dalle solite feritoie strette e strombate

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Contro il fondo di Stefano Zuccalà È il momento in cui lui si allontana. Senza voltarsi. È il momento in cui il cappotto scivola via dai contorni tutt’attorno. Il momento in cui basterebbe una sola parola. Una parola di merda, o soltanto un cenno. Congedarsi con gentilezza, e sparire. Fare un occhiolino al primo viso che capita, e sparire. Ma non è andata così. Le comparse stasera hanno dato davvero il meglio di sé. Durante la festa non hanno fatto

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