Dal 28 maggio al 10 giugno la Galleria Red 03 di Barcellona ospita la mostra “Sm-Art Made in Puglia. Il mondo delle piccole cose quotidiane”, un progetto di Esaltamente, con la direzione artistica di Carla Pinto, la direzione esecutiva di Valentina D’Andrea e la comunicazione a cura di Big Sur, realizzato in collaborazione con l'Apt di Lecce e con il patrocinio dell’Assessorato al Mediterraneo, Pace, Attività Culturali della Regione Puglia, Camera di Commercio Lecce, Provincia di Lecce, Assoartisti Lecce, Comune di Lecce, Comune di Otranto e Istituto Italiano di Cultura Barcellona. L'inaugurazione si terrà venerdì 28 maggio alle ore 20.00.
SM-ART, il laboratorio di arte e design made in Puglia giunge alla sua prima tappa internazionale: l’esposizione di Barcellona. Il progetto, avviato dall’Associazione Esaltamente, cresce con l’ambizione di far rinascere la creatività ed il design come fattore di sviluppo culturale ed economico del territorio pugliese. L’innesto delle proposte d’arte nel tessuto economico pugliese, avviene attraverso un ciclo virtuoso che avvolge, intorno genius loci pugliese, le relazioni sensibili tra gli artisti, creativi e designer locali ed internazionali e il mondo dell’impresa e dell’artigianato che veicola il made in Italy. Un percorso che prevede già altre tappe internazionali molto importanti e che parte da Barcellona con l’esposizione del 28 maggio 2010.
La Puglia si racconta attraverso 22 opere di artisti e designer in esposizione nella vivace e cosmopolita Barcellona. Una Puglia inedita, vista da una prospettiva intima e lontana dai lustri e dalle vetrine. Una Puglia custodita in una scatola di cartone per affrontare il viaggio verso Barcellona. 22 scatole pronte ad aprirsi per rivelare un piccolo segreto, quello del rapporto intimo tra l’artista ed un oggetto compagno del suo quotidiano vivere. Oggetti piccoli che svelano però un immaginario intenso, una storia a sé, unica ed irripetibile, una storia che si nutre di una relazione ora disinvolta ed ora tormentata, semplice e misteriosa, gaudente e riflessiva. Tra quell’oggetto di uso quotidiano, apparentemente banale e comune, si intesse con il suo fruitore un vissuto straordinario e denso che, nella sua interiorità, riesce però a narrare anche di una memoria ed una identità territoriale forte e controversa.
Quante cose ha visto un interruttore della luce? È l’opera di Sandro Greco e cosa custodisce un cassetto fecondo di esistenze secondo l’artista Antonio Mazzotta? Una canottiera lieve ed estroversa è l’interpretazione del quotidiano per Valentina D’Andrea invece una radio che non vuole essere ascoltata è la rilettura di Fabrizio Fontana. Il taccuino tattile ed aromatico è l’opera a tre di Stefano Petrucci, Silvia Ruggeri e Andrea De Simeis, il sapore e l’innocenza del latte quotidiano con Carlo Carlino e Giusy diventa peccato e trasgressione si trasforma in un “Latte di vergine” alcolico ed aromatico. Una borsa capiente molto molto quotidiana è l'opera in tessuto di Elena Petrucci, mentre i sospiri della giornata diventano addirittura di vetro blu con Teresa Vella, una lampada urgente e spontanea è la creazione formato design di Alfio Cangiani mentre il vassoio ‘Tecnofossile’ di Andrea Epifani e lo svuotatasche in cartapesta di Francesca Carallo rileggono un quotidiano fatto di piccoli gesti come svuotare le tasche. La shopper bag di Gemma Palamà durante lo shopping si tinge di oro e cielo mentre la scarpa ritrovata è quella di Tonino Catanzariti che percorre la strada del riciclo. Angelica Dragone lavora sulla ritualità del quotidiano con l’opera ‘Pensieri a metà’, il grembiule da cucina di Angela Potì ci parla di momenti intimi con la casa mentre le massaie in terracotta dipinta di Bruno Maggio dialogano stendendo il bucato. Un bracciale che recita il tempo con le sue polverine magiche è l’opera gioiello di Gianni De Benedittis per Futuro remoto, Monica Righi si guarda allo specchio con la sua opera ‘Moroorea's dream’, Lara Bobbio inventa un oggetto frutto del quotidiano contemporaneo fatto di sorsi e squilli di cellulare, Romano Sambati diventa extra quotidiano elevando materia e pensiero in un altra dimensione. Giuseppe Summa ci porta una visione del quotidiano chiamando la sua opera ‘Underground’, Riccardo Dalisi presenta l'icona della giornata una caffettiera con due cavalli mentre Big Sur partecipa con t-shirt che raccontano storie di ‘arte necessaria’.
L’associazione “Esaltamente”, rivolgendosi a creativi pugliesi espressione di differenti generazioni, ha invitato a ridisegnare, riprogettare, riarticolare ed intrecciare i piccoli oggetti alla nostra vita. Le opere proposte in scatole 50x50x10, sono dei veri e propri prototipi che saranno poi realizzati artigianalmente dagli stessi artisti diffondendo il talento, la cultura e i sapori della Puglia mediterranea sul piano internazionale.
Gli artisti coinvolti sono Adalgisa Romano, Alfio Cangiani, Andrea Epifani, Angela Potì, Angelica Dragone, Antonio Mazzotta, Bruno Maggio, Carlo e Giusy del Giardino di Villa Urso, Elena Petrucci, Fabrizio Fontana, Francesca Carallo, Gemma Palamà, Gianni De Benedittis per Futuro Remoto, Giuseppe Summa, Lara Bobbio, Monica Righi, Romano Sambati, Tonino Catanzariti, Sandro Greco, Stefano Petrucci, Silvia Ruggeri, Andrea De Simeis, Teresa Vella, Valentina D’Andrea con la partecipazione di Riccardo Dalisi e Big Sur, immagini e visioni.
SM-ART, il laboratorio di arte e design made in Puglia giunge alla sua prima tappa internazionale: l’esposizione di Barcellona. Il progetto, avviato dall’Associazione Esaltamente, cresce con l’ambizione di far rinascere la creatività ed il design come fattore di sviluppo culturale ed economico del territorio pugliese. L’innesto delle proposte d’arte nel tessuto economico pugliese, avviene attraverso un ciclo virtuoso che avvolge, intorno genius loci pugliese, le relazioni sensibili tra gli artisti, creativi e designer locali ed internazionali e il mondo dell’impresa e dell’artigianato che veicola il made in Italy. Un percorso che prevede già altre tappe internazionali molto importanti e che parte da Barcellona con l’esposizione del 28 maggio 2010.
La Puglia si racconta attraverso 22 opere di artisti e designer in esposizione nella vivace e cosmopolita Barcellona. Una Puglia inedita, vista da una prospettiva intima e lontana dai lustri e dalle vetrine. Una Puglia custodita in una scatola di cartone per affrontare il viaggio verso Barcellona. 22 scatole pronte ad aprirsi per rivelare un piccolo segreto, quello del rapporto intimo tra l’artista ed un oggetto compagno del suo quotidiano vivere. Oggetti piccoli che svelano però un immaginario intenso, una storia a sé, unica ed irripetibile, una storia che si nutre di una relazione ora disinvolta ed ora tormentata, semplice e misteriosa, gaudente e riflessiva. Tra quell’oggetto di uso quotidiano, apparentemente banale e comune, si intesse con il suo fruitore un vissuto straordinario e denso che, nella sua interiorità, riesce però a narrare anche di una memoria ed una identità territoriale forte e controversa.
Quante cose ha visto un interruttore della luce? È l’opera di Sandro Greco e cosa custodisce un cassetto fecondo di esistenze secondo l’artista Antonio Mazzotta? Una canottiera lieve ed estroversa è l’interpretazione del quotidiano per Valentina D’Andrea invece una radio che non vuole essere ascoltata è la rilettura di Fabrizio Fontana. Il taccuino tattile ed aromatico è l’opera a tre di Stefano Petrucci, Silvia Ruggeri e Andrea De Simeis, il sapore e l’innocenza del latte quotidiano con Carlo Carlino e Giusy diventa peccato e trasgressione si trasforma in un “Latte di vergine” alcolico ed aromatico. Una borsa capiente molto molto quotidiana è l'opera in tessuto di Elena Petrucci, mentre i sospiri della giornata diventano addirittura di vetro blu con Teresa Vella, una lampada urgente e spontanea è la creazione formato design di Alfio Cangiani mentre il vassoio ‘Tecnofossile’ di Andrea Epifani e lo svuotatasche in cartapesta di Francesca Carallo rileggono un quotidiano fatto di piccoli gesti come svuotare le tasche. La shopper bag di Gemma Palamà durante lo shopping si tinge di oro e cielo mentre la scarpa ritrovata è quella di Tonino Catanzariti che percorre la strada del riciclo. Angelica Dragone lavora sulla ritualità del quotidiano con l’opera ‘Pensieri a metà’, il grembiule da cucina di Angela Potì ci parla di momenti intimi con la casa mentre le massaie in terracotta dipinta di Bruno Maggio dialogano stendendo il bucato. Un bracciale che recita il tempo con le sue polverine magiche è l’opera gioiello di Gianni De Benedittis per Futuro remoto, Monica Righi si guarda allo specchio con la sua opera ‘Moroorea's dream’, Lara Bobbio inventa un oggetto frutto del quotidiano contemporaneo fatto di sorsi e squilli di cellulare, Romano Sambati diventa extra quotidiano elevando materia e pensiero in un altra dimensione. Giuseppe Summa ci porta una visione del quotidiano chiamando la sua opera ‘Underground’, Riccardo Dalisi presenta l'icona della giornata una caffettiera con due cavalli mentre Big Sur partecipa con t-shirt che raccontano storie di ‘arte necessaria’.
L’associazione “Esaltamente”, rivolgendosi a creativi pugliesi espressione di differenti generazioni, ha invitato a ridisegnare, riprogettare, riarticolare ed intrecciare i piccoli oggetti alla nostra vita. Le opere proposte in scatole 50x50x10, sono dei veri e propri prototipi che saranno poi realizzati artigianalmente dagli stessi artisti diffondendo il talento, la cultura e i sapori della Puglia mediterranea sul piano internazionale.
Gli artisti coinvolti sono Adalgisa Romano, Alfio Cangiani, Andrea Epifani, Angela Potì, Angelica Dragone, Antonio Mazzotta, Bruno Maggio, Carlo e Giusy del Giardino di Villa Urso, Elena Petrucci, Fabrizio Fontana, Francesca Carallo, Gemma Palamà, Gianni De Benedittis per Futuro Remoto, Giuseppe Summa, Lara Bobbio, Monica Righi, Romano Sambati, Tonino Catanzariti, Sandro Greco, Stefano Petrucci, Silvia Ruggeri, Andrea De Simeis, Teresa Vella, Valentina D’Andrea con la partecipazione di Riccardo Dalisi e Big Sur, immagini e visioni.