Sono due le mostre che la Provincia di Lecce inaugura e propone domani, sabato 28 aprile, entrambe dedicate all’arte contemporanea, una a Lecce e l’altra ad Acaya.
La prima, alle ore 19, nella Chiesa di San Francesco della Scarpa, a Lecce, è l’apertura della mostra di arte contemporanea “Tra emozione e astrazione. Il paesaggio nella pittura” del noto pittore salentino, recentemente scomparso, Antonio Carallo, promossa da Provincia di Lecce con il Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”.
A tagliare il nastro sarà la vice presidente della Provincia di Lecce e assessore alla Cultura Simona Manca. L’allestimento è curato da Luciano Caramel, critico e storico dell’arte contemporanea, Antonio Cassiano, direttore del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” e Michele Afferri, storico dell’arte. Comprende settanta opere degli anni ottanta del Novecento, che offrono la possibilità di entrare nella complessità del lungo lavoro del pittore attraverso la presentazione del periodo “astratto”, caratterizzato da larghe e soffici campiture cromatiche, dai margini non geometricamente definiti e in genere curvilinei, libere in uno spazio aperto e luminoso, in cui resta sempre in filigrana e con allusioni non descrittive, il paesaggio e, quindi, la natura, nel convergere, come sempre nell'artista, di ragione e di emozione, di ricerca analitica e di partecipazione.
La mostra sarà aperta al pubblico nella Chiesa di San Francesco della Scarpa, in piazzetta Carducci, a Lecce, fino al 26 maggio, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 19.
Antonio Carallo è nato a Neviano nel 1938. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, diplomandosi nel 1967 con Raffaele Spizzico. Alla ricerca pittorica, iniziata tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Settanta del Novecento, Carallo ha unito la docenza in Anatomia artistica, sia all’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove ha insegnato dal 1972 al 1988, e dal 1995 al 2005, sia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è stato docente dal 1989 al 1995. E’ scomparso a Neviano nel 2011.
L’altro allestimento che apre i battenti sempre domani, alle ore 18, nel Castello di Acaya, è la mostra di arte contemporanea “Human Rights?”, promossa dall’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce e dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, in collaborazione con l’Associazione Spazio Tempo Arte. L’evento internazionale, che sarà visitabile da domani 28 aprile al 10 giugno, è realizzato con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Lecce, del Consiglio d’Europa, della Regione Puglia, del Comune di Vernole, del Centro Internazionale di cooperazione culturale e scientifica del Comune di Rovereto, di Amnesty International, dell’Osservatorio dei Balcani.
“L’arte contemporanea, specialmente quando si tratta di opere di giovani artisti, sa parlare dei problemi della contemporaneità meglio di qualsiasi altro linguaggio. La mostra di Acaya, con la partecipazione di artisti di ogni parte del mondo, vuole essere una presa di posizione chiara a favore del diritto di ognuno ad esprimersi a prescindere da qualsiasi appartenenza etnica, religiosa e politica. Il Castello di Acaya si propone, ancora una volta, come sede per iniziative di alto profilo nel campo dei diritti umani e della pace”, dichiara l’assessore alle Politiche giovanili della Provincia di Lecce Bruno Ciccarese, che domani inaugurerà l’allestimento, insieme al sindaco di Vernole Mario Mangione, alla presenza di Francesco Luca, dell’associazione Spaziotempo e di Roberto Ronca, curatore della mostra. Seguirà una kermesse musicale dell’Ensemble Sav – Saverio D’Andrea, musicista e curatore della colonna sonora della mostra.
L’evento internazionale, giunto alla sua quarta edizione, parla dei diritti umani ed è inserito nella Settimana europea delle democrazie locali, voluta dal Consiglio d’Europa. L’esposizione unirà idealmente l’estremo Sud Est d’italia all’estremo Nord Est: infatti, dal Salento la mostra si sposterà a Trento da settembre ad ottobre.
La prima, alle ore 19, nella Chiesa di San Francesco della Scarpa, a Lecce, è l’apertura della mostra di arte contemporanea “Tra emozione e astrazione. Il paesaggio nella pittura” del noto pittore salentino, recentemente scomparso, Antonio Carallo, promossa da Provincia di Lecce con il Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”.
A tagliare il nastro sarà la vice presidente della Provincia di Lecce e assessore alla Cultura Simona Manca. L’allestimento è curato da Luciano Caramel, critico e storico dell’arte contemporanea, Antonio Cassiano, direttore del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” e Michele Afferri, storico dell’arte. Comprende settanta opere degli anni ottanta del Novecento, che offrono la possibilità di entrare nella complessità del lungo lavoro del pittore attraverso la presentazione del periodo “astratto”, caratterizzato da larghe e soffici campiture cromatiche, dai margini non geometricamente definiti e in genere curvilinei, libere in uno spazio aperto e luminoso, in cui resta sempre in filigrana e con allusioni non descrittive, il paesaggio e, quindi, la natura, nel convergere, come sempre nell'artista, di ragione e di emozione, di ricerca analitica e di partecipazione.
La mostra sarà aperta al pubblico nella Chiesa di San Francesco della Scarpa, in piazzetta Carducci, a Lecce, fino al 26 maggio, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 19.
Antonio Carallo è nato a Neviano nel 1938. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, diplomandosi nel 1967 con Raffaele Spizzico. Alla ricerca pittorica, iniziata tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Settanta del Novecento, Carallo ha unito la docenza in Anatomia artistica, sia all’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove ha insegnato dal 1972 al 1988, e dal 1995 al 2005, sia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è stato docente dal 1989 al 1995. E’ scomparso a Neviano nel 2011.
L’altro allestimento che apre i battenti sempre domani, alle ore 18, nel Castello di Acaya, è la mostra di arte contemporanea “Human Rights?”, promossa dall’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce e dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, in collaborazione con l’Associazione Spazio Tempo Arte. L’evento internazionale, che sarà visitabile da domani 28 aprile al 10 giugno, è realizzato con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Lecce, del Consiglio d’Europa, della Regione Puglia, del Comune di Vernole, del Centro Internazionale di cooperazione culturale e scientifica del Comune di Rovereto, di Amnesty International, dell’Osservatorio dei Balcani.
“L’arte contemporanea, specialmente quando si tratta di opere di giovani artisti, sa parlare dei problemi della contemporaneità meglio di qualsiasi altro linguaggio. La mostra di Acaya, con la partecipazione di artisti di ogni parte del mondo, vuole essere una presa di posizione chiara a favore del diritto di ognuno ad esprimersi a prescindere da qualsiasi appartenenza etnica, religiosa e politica. Il Castello di Acaya si propone, ancora una volta, come sede per iniziative di alto profilo nel campo dei diritti umani e della pace”, dichiara l’assessore alle Politiche giovanili della Provincia di Lecce Bruno Ciccarese, che domani inaugurerà l’allestimento, insieme al sindaco di Vernole Mario Mangione, alla presenza di Francesco Luca, dell’associazione Spaziotempo e di Roberto Ronca, curatore della mostra. Seguirà una kermesse musicale dell’Ensemble Sav – Saverio D’Andrea, musicista e curatore della colonna sonora della mostra.
L’evento internazionale, giunto alla sua quarta edizione, parla dei diritti umani ed è inserito nella Settimana europea delle democrazie locali, voluta dal Consiglio d’Europa. L’esposizione unirà idealmente l’estremo Sud Est d’italia all’estremo Nord Est: infatti, dal Salento la mostra si sposterà a Trento da settembre ad ottobre.