“Le Ali di Pandora”
presenta
"Musica per vecchi animali"
Personale di
Enrica Ciurli
giovedì 11 maggio 2012
h.20.00
interviene
Lucy Ghionna
presenta
"Musica per vecchi animali"
Personale di
Enrica Ciurli
giovedì 11 maggio 2012
h.20.00
interviene
Lucy Ghionna
c/o II Circoscrizione
via Adda,14
Lecce
Ingresso Libero

Ancora un appuntamento con l'arte promosso da Le Ali di Pandora e ancora una giovane artista, Enrica Ciurli, che sceglie di condividere il nostro sogno di riqualificazione territoriale e culturale della periferia.
L'obiettivo dell'associazione Le Ali di Pandora è di individuare artisti "qualificati" che sappiano rendere le comunicazioni durature in continuo divenire Enrica Ciurli è tra questi: usa la sua sintassi come arma per denunciare ingiustizie e fragilità umane tantè che le sue figure diventano segni che si perdono contro un orizzonte chiaro, per divenire elementi cromatico espressive che narrano senza dover mostrare e il colore diventa un valore morale. Alla richiesta di raccontare la sua arte risponde con le parole di Jean Michel Basquiat "Non so come descrivere il mio lavoro perchè non è mai la stessa cosa. È ome chiedere a Miles Davis: "beh, com'e' il suono della tua tromba?"
Enrica Ciurli dopo il Diploma all'Istituto D'Arte di Lecce frequenta nel 2006 l'Accademia di Belle Arti di Roma con Gianfranco Notargiacomo. Nell'anno 2009 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Istanbul, la "Marmara Universitesi" dove partecipa alla V edizione della Triennale e ad una mostra collettiva "Hammam Project" con altri giovani artisti. È durante questo periodo che inizia a sperimentare nei suoi lavori la semplicità o l'estrosità nei corpi delle sue figure, a volte animalesche, attraverso l'uso della carta, il collage e l'uso dell'acquerello e dell'acrilico.
Lucy Ghionna scrive di lei: "Il lavoro di Enrica Ciurli è un’esplosione di linguaggi, ogni lavoro attraversa vari stadi di ricerca e di tecnica, le immagini strappate, ritagliate, incollate, dipinte, disegnate, cancellate, sono ricche di significato. L’artista ha bisogno di vivere la superficie dell’opera pur utilizzando dei semplici fogli d’imballaggio, sfondi omogenei, percorsi da frammentazioni spaziali simili per cromature e forma.
Enrica è un’artista giovane che vive questo tempo ma che studia il passato, prendendo spunto da alcuni artisti famosi (Schiele..Kokoschka…ecc.) non copiando, ma entrando nella loro essenza artistica che riflette questo nostro momento storico: “mai vi fu epoca più sconvolta dalla disperazione, dall’orrore dalla morte….ed ecco urlare la disperazione: l’uomo chiede urlando la sua anima, un solo grido d’angoscia sale dal nostro tempo (…) anche l’arte urla nelle tenebre, chiama al soccorso, invita lo spirito: è l’espressionismo (…)”
Anche nell’arte di Enrica si trovano le problematiche esistenziali che lei affronta di volta in volta come: l’inquinamento, le ricerche scientifiche, le centrali nucleari, il maltrattamento sugli animali ecc. E’ forse un modo per esorcizzarle ed allontanarle da lei.