Garage 21
arte contemporanea

presenta
PRONTI VIA
a cura di Lorenzo Madaro
 
Apertura straordinaria della mostra in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da A.M.A.C.I.
dalle 11.30 alle 20.30 del 6 ottobre 2012
 
Per l’occasione sarà visitabile anche l’attiguo studio dell’artista Uccio Biondi
 
GARAGE 21 ARTE CONTEMPORANEA -Ceglie Messapica (Brindisi), via Bottega di Nisco, 21
 
Artisti in mostra: Vittorio Balsebre – movimento M.I.L.C. – Davide Pepe
 
Testi critici: Serena Carbone e Lorenzo Madaro
Ufficio stampa: Valeria Maglio (info: 333.40.41.074)
Info: http://www.amaci.org/gdc/ottava-edizione/pronti-collettiva-darte-contemporanea-cura-di-lorenzo-madaro
 
GARAGE 21 ARTE CONTEMPORANEA è uno spazio che si propone di diventare laboratorio dinamico di proposte legate alle arti visive, ma non solo, in un centro “periferico”: Ceglie Messapica. Per la mostra collettiva inaugurale si è partiti guardando a tre distinte realtà, tutte legate alla territorialità del meridione, coinvolgendo un maestro ormai storicizzato come Vittorio Balsebre (Candela, 1916), che in Puglia è giunto negli anni Sessanta e qui ha deciso di vivere; un artista che da questa terra è invece partito per confrontarsi con altre sollecitazioni, Davide Pepe (Ceglie Messapica, 1970) e un collettivo giovane che vive vicino a noi, in Calabria, proiettato su realtà differenti, anche sotto il profilo operativo: il movimento M.I.L.C., qui presentato da un testo critico di Serena Carbone. «Scruta, strappa, accatasta. E poi incolla, squarcia e assembla il tutto in una dimensione contenuta: un foglio di carta bianca da saturare e su cui registrare un’immagine e, perché no?, una considerazione personale, quasi un diario. Vittorio Balsebre – scrive Lorenzo Madaro – d’altronde del prelievo di un’immagine e delle materie eteroclite ha fatto la sua cifra identificativa, secondo attitudini dettate talvolta dal caso, o da osservazioni ravvicinate dell’arte della sua epoca […]. Per GARAGE 21 abbiamo pensato di proporre una serie di opere della produzione recente che ben evidenziano il suo raggio d’azione, con alcuni
“inserti” di altre epoche che rivendicano coerenza con un percorso. Il corto che Davide Pepe ha riservato per questa mostra d’apertura è anch’esso, in qualche maniera, un collage. In questo caso di visioni tra realtà e surrealtà, sempre sul solco di un racconto autobiografico. Parte del sonoro ricostruisce il timbro dei filmini amatoriali d’antan per poi proporre un susseguirsi di visioni di foglie e riverberi dei raggi solari. Neri, tracce indefinite. Cieli anonimi. Ed ancora visioni sovrapposte, fotogrammi spezzati da luci e particolari di ombre, oggetti e una mano che muovendosi scandisce l’arrivo di un uomo che guarda l’osservatore attraverso una protesi dello sguardo riflessivo, una macchina fotografica». Scrive Serena Carbone sul movimento MILC: «Michele Tarzia (Vibo Valentia, 1985) e Vincenzo Vecchiob (Vizzini (Ct), 1984), sono due filmakers che si occupano di cinema e arti visive. Nella loro ricerca sul cinema indipendente hanno creato nel 2011 il M.I.L.C., oggi movimentoMILC. Nello stesso anno realizzano una serie di video incentrando la risoluzione formale sulla figura umana, permettendo comunque allo sguardo di roteare a 360° su ciò che lo circonda […]. Nel 2012 vincono il concorso per le migliori sceneggiature di artisti under 35 indetto dal Mibac- Direzione generale per il cinema. Immagini di frontiera sono le immagini che attraggono l'attenzione di M.I.L.C. e sulle quali i due filmakers lavorano e ricercano, addentrandosi negli archivi storici come in quelli della mente, per scoprire dinamiche nascoste che la parola o un suono rinnovano alla luce del movimento».
 
Uccio Biondi
Nasce a Ceglie Messapica - Brindisi il 16 novembre del 1946. Avvia l'attività artistica nel 1973 sviluppando una produzione pittorica e grafica. Sino al 1980 segue le poetiche del realismo e della tradizione figurativa espressionista, legate a problematiche esistenziali e alla questione meridionale, documentate da numerose mostre in campo nazionale ed estero. In questo periodo assai fecondo intraprende il lavoro grafico di inchiostri e acqueforti che accompagnano il corpus della poesia di Pietro Gatti. Dopo le magistrali a Taranto frequenta l'Università di Bari. Studia Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce (1977-80). Cura cartelle e produce opere d'incisione stampate in proprio su torchio calcografico. Dopo una pausa di riflessione, propone un rinnovato repertorio visivo aniconico, di ispirazione informale (1986-91), non senza suggestioni materico-gestuali (1991-97). Segue la ricerca estetica più matura, rivolta ai nuovi linguaggi della medialità con cui si confronta costantemente. Risolve sintetizzando un proprio zapping segnico-pittorico. Nel lavoro più recente aggiunge nuova linfa alla sua consolidata produzione pittorica, proponendo soluzioni plastiche di sapore neopop e concettuale, che coniugano scultura e uso del colore. Interessanti sono alcune progettazioni di opere in vetro di grande formato, anche di soggetto sacro. S'interessa di ricerca teatrale. Nel 1982 fonda il Teatro della Calce che dirige e con cui tuttora realizza opere ed azioni performative di intensa suggestione.
 
È presente nelle istituzioni museali:
Palazzo Sarcinelli - Conegliano Veneto (a cura di Marco Goldin)
C D'Ac. Olivetani Università degli Studi Beni Culturali-Lecce (a cura di Lucio Galante)
Museo d'arte sacra contemporanea-Arcivescovado-Lecce (a cura di Toti Carpentieri)
Collezione Regione Toscana-Firenze
Museo d'arte contemporanea "Carlo Levi"-Aliano (a cura di Massimo Guastella)
Pinacoteca comunale-Novoli (a cura di Corrado Lorenzo)
(da ucciobiondi.it)