Dal 27 marzo al 3 aprile approda a Parigi, nell’ambito del Festival International de Films de Femmes, “Cecilia Mangini. Visioni e passioni”. Si tratta di una rassegna itinerante, ideata e realizzata da Archivio Cinema del reale, Officina Visioni e Big Sur con il patrocinio della Fondazione Apulia Film Commission e con la direzione artistica di Paolo Pisanelli, sull’attività cinematografica e fotografica di una delle più importanti cineaste italiane, prima donna a realizzare film documentari nel dopoguerra, autrice di lungometraggi e di più di quaranta cortometraggi, in gran parte realizzati insieme al marito Lino Del Fra.

 

Cecilia Mangini (Mola di Bari, 1927) ha saputo dare vita ad alcune delle più belle immagini dell'Italia degli anni ’50 e ’60, mettendo in evidenza la transizione del paese (che si allontanava, lentamente, anche dal fascismo) verso un’organizzazione industriale. La sua macchina da presa ha esplorato l’Italia spesso volgendo lo sguardo al Sud, alla Puglia e al Salento, per cercare i rituali di una cultura antica che scompariva travolta dalle veloci trasformazioni imposte dal boom economico. Il suo itinerario ha incrociato quelli di Vittorio De Seta, Gianfranco Mingozzi, Florestano Vancini, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini.

 

La rassegna verrà presentata per la prima volta alla Maison des Arts di Créteil (Paris). Tutti i film selezionati saranno presentati in versione originale con sottotitoli in francese nel programma del prestigioso Festival International de Films de Femmes, che offre la rassegna più approfondita finora dedicata in ambito internazionale alla cineasta italiana. La selezione comprende: Stendali (1960), Ignoti alla città (1958), La canta delle marane (1962), Tommaso (1965), Felice Natale (1965), Maria e i giorni (1959), Essere donne (1964), La briglia sul collo (1971), V. & V. di Lino Del Fra (1970 - in collaborazione con Cecilia Mangini) e All'armi siam fascisti (1961).

 

Nel corso della rassegna sarà allestita anche la mostra fotografica “L’impero dell’immagine. Cecilia Mangini fotografa, 1952-1965” a cura di Claudio Domini, progetto e organizzazione Errata Corrige, NodoDocFest in collaborazione con Archivio Cinema del reale e Mediateca Provinciale di Gorizia. Concepita in stretto legame con la produzione cinematografica, di cui spesso condivide i soggetti, la mostra presenta una selezione di circa 80 fotografie realizzate da Cecilia Mangini fra il 1952 e il 1965 all’insegna di un realismo congiunto all’impegno sociale. Si comincia con una serie ambientata fra le desolate cave di pietra pomice di Lipari, si prosegue con le periferie di Milano, con la Firenze dei romanzi di Pratolini e i lavoratori della Val d’Arno, si conclude con il reportage in Vietnam nel quale la Mangini raggiunge la punta più matura delle sue esperienze fotografiche.