Domani, sabato 7 marzo, alle ore 18, nell’auditorium del museo provinciale “Sigismondo Castromediano” a Lecce verrà presentato “Rosso Novecento. La Puglia dai cafoni ai no-global”, il libro di Pietro Mita, edito da Manni.
Interverranno, insieme all’autore, il presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino e il segretario regionale Cgil Biagio Malorgio. A presentare il volume saranno Cosima Nassisi dell’Università del Salento e Gianni Turrisi, capo di gabinetto della Provincia di Lecce.
Pietro Mita è attualmente consigliere regionale pugliese, eletto nel partito della Rifondazione Comunista. Prima di questo incarico, svolto anche come Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, è stato insegnante di lettere nelle scuole medie superiori per molti anni prima di diventare sindaco di Ceglie Messapica, il suo paese d'origine, e quindi deputato.
L’introduzione alle 208 pagine del volume è di Girolamo De Michele, che lo definisce un “libro locale che guarda al globale”, mentre la postfazione è di Tommaso De Lorenzis: “Non si tratta soltanto del Novecento, bensì di un novecento che intanto comincia a fare da sé, e su cui non tira più tramontana, quel vento del Nord che vale da metafora di un’epifania del moderno”.
Il volume raccoglie infatti il racconto di alcune tra le più importanti esperienze di lotta politica sui fronti soprattutto del lavoro e dell'ambiente dell'autore dal 1968 in poi. Parte importante del volume, ad esempio, è dedicata all'esperienza anti-nucleare di Avetrana, in provincia di Taranto, negli anni Ottanta, ma non mancano altri episodi riguardanti altre zone della Puglia, ma con un'attenzione particolare al Salento e all'area jonica.
L’introduzione alle 208 pagine del volume è di Girolamo De Michele, che lo definisce un “libro locale che guarda al globale”, mentre la postfazione è di Tommaso De Lorenzis: “Non si tratta soltanto del Novecento, bensì di un novecento che intanto comincia a fare da sé, e su cui non tira più tramontana, quel vento del Nord che vale da metafora di un’epifania del moderno”.
Il volume raccoglie infatti il racconto di alcune tra le più importanti esperienze di lotta politica sui fronti soprattutto del lavoro e dell'ambiente dell'autore dal 1968 in poi. Parte importante del volume, ad esempio, è dedicata all'esperienza anti-nucleare di Avetrana, in provincia di Taranto, negli anni Ottanta, ma non mancano altri episodi riguardanti altre zone della Puglia, ma con un'attenzione particolare al Salento e all'area jonica.
Gianluca Calò