Sindacati, lotte operaie, scioperi, resistenza, speranza, futuro, termini da archeologia semantica. Così come parlare di politiche del lavoro, di dignità del lavoro, non ha più alcun valore. Si è persa memoria di cosa significa tutto questo. Oggi L’ITALSIDER non c’è più. C’è l’ILVA. Eco/mostro, ecolalìa valoriale, allo stato puro, sistema di regole e restrizioni che avrebbe divertito anche il grande Michel Foucault. Gli operai dell’ILVA, la paura di morire, di non avere più certe sicurezze, ce l’hanno ancora, e forse generazioni intere di operai, questa paura non l’hanno mai persa. Gli operai dell’Ilva sono stanchezza, doveri, rancori, famiglia, silenzi, urla, deriva, menzogna.
Gli operai dell’Ilva sono questo e molto di più.
Invisibili di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno (Kurumuny edizioni) è un lavoro a quattro mani che raccoglie e racconta storie di uomini la cui vita è indissolubilmente legata al lavoro, sospesa in aria come il braccio di una gru, operai del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, l’Ilva di Taranto.

INVISIBILI vivere e morire all’Ilva di Taranto – di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno, introduzione di Lino Patruno, Kurumuny, 2011, pp.112; F.to 13×19 cm; 10,00€ (la copertina e le illustrazioni all’interno del volume sono di Christian Imbriani)


INVISIBILI DI FULVIO COLUCCI E GIUSE ALEMANNO (KURUMNY EDIZIONI)

Sabato 12 marzo 2011
Palazzo di Città – Sala degli Specchi (Taranto) h. 18,00

Interverranno
IPPAZIO STEFANO (SINDACO DI TARANTO)
GIUSE ALEMANNO, FULVIO COLUCCI (AUTORI)
OMAR DI MONOPOLI (SCRITTORE)
LUIGI CHIRIATTI (DIRETTORE DI KURUMUNY)