
Negroamaro, il nuovo marchio di Besa, ha recentemente mandato alla stampa “Una ricetta per la felicità”, l’ultimo libro di Chiara Curione che già nel 2008 aveva pubblicato con la stessa casa editrice “Un eroe dalla parte sbagliata”. L’autrice, originaria di Bari, vive a Gioia del Colle ed è proprio nel suo paese che ambienta l’avvincente trama del suo romanzo, dove passato e presente si intrecciano perfettamente. Protagoniste della vicenda sono due donne: Lucia e Vera accomunate da un diario dove fra le pagine sono custoditi dei segreti. Ogni capitolo, introdotto da una ricetta, descrive la storia dove compare Lucietta che vive la sua giovinezza nel periodo fascista, anni duri in cui la donna lavorava come domestica, sin dall’età di 12 anni, per conto di un’aristocratica famiglia dove si celano dei misteri che dopo anni vengono scoperti da Vera, insegnante precaria, che abbandona il nord dove lavorava per rientrare in Puglia insieme al marito e i figli. La ristrutturazione del palazzo appartenente alla nonna riporta alla luce i pensieri più profondi di Lucietta: una donna realmente esistita nonché zia di Pino Aprile, celebre giornalista e scrittore, che cura l’introduzione del libro liberamente ispirato alla sorella del padre Giovanni, primo di nove figli. Nonostante le vicende narrate siano frutto della fantasia di Chiara Curione, il libro ha l’intento di mettere in risalto le virtù di una donna di straordinaria intelligenza, emancipata, coraggiosa e determinata. Queste qualità consentono a Vera di affrontare una crisi coniugale dovuta al tradimento da parte del marito così per superare il triste periodo si affida alle parole della nonna Lucietta che le infonde la forza per non arrendersi. La storia delle due donne è ricca di ricordi e profumi di cucina, luogo dove si dava sfogo alla propria immaginazione e si preparavano delle leccornie. L’amore per l’arte culinaria, tuttavia, è solo un pretesto per esprimere creatività e passione di una storia a tratti commovente che mette a confronto la personalità di due protagoniste apparentemente fragili ma decisamente forti , vincenti e convinte che “raggiungere la felicità è come trovare gli ingredienti giusti di una ricetta”. Chiara Curione, grazie al suo talento, è stata paragonata ad Isabel Allende, autrice di capolavori letterari, che basa i suoi racconti sulla forza della famiglia intesa come saldo nucleo in grado di affrontare tutte le controversie che si sono susseguite nel corso della storia.
di Paola Bisconti