Rock the night, lunedì 1 giugno all'Olimpio Rock Café di Racale con i live di Teenage Riot e Rayon.

Mettete insieme i Nirvana, i Pink Floyd, Iggy Pop, i Sonic Youth e agitate con forza.
Ecco, quest'operazione è stata portata a termine nell'estate del 2007 da quattro ragazzi della provincia di Lecce dando alla luce i Teenage Riot.
La prima line-up era composta da Cristiano - chitarra e voce, Roby - chitarra, Tonia - basso, Francesco - batteria.
Sin dalle prime prove si cimentano con la composizione di pezzi propri accompagnati, poi, durante i loro live, dall'esecuzione di alcune cover, su tutte alcuni brani di Pink Floyd e Iggy Pop, naturalmente riletti secondo la loro cifra stilistica, ruvida, forte, caratterizzata da punk e grunge, con un pizzico di anni '70, noise e l'ombra dei Sonic Youth che aleggia un po' ovunque, anche sul loro nome.
Nel maggio del 2008 la band subisce un cambiamento; Alberto, chitarrista degli amici Random, entra nel gruppo in veste di bassista.
Suoni e rumori. Un sound ruvido, dunque, ma anche melodico che prende forma da influenze che sono figlie di Nirvana, Pink Floyd, Iggy Pop e Sonic Youth, con quella melodia che viene da Neil Young e Johnny Cash per una musica, come già detto, ruvida, decisa, melodica, un po' vintage anni '70, una cifra stilistica che si forma a cavallo fra grunge e noise.
La band ha all'attivo due demo. Il primo, registrato presso la sala prove degli amici Random, dal titolo "Scribble", mentre il secondo è stato registrato nell'aprile 2009 presso il Bunker Studio a Melendugno.

Rayon. Nati nel 2006, approdano in un nodo, un nodo musicale. In questo nodo confluiscono due importanti scuole: l'hard rock americano degli anni '80 e la New Wave of British Heavy Metal, fine anni '70 inizio anni '80.
Possiamo dire che il gruppo è praticamente nato su di un nodo, accogliendo a braccia aperte l'hard rock in stile Guns'n'Roses e la New Wave of British Heavy Metal capitanata dagli Iron Maiden, con un pizzico di glam a completare il tutto, come condimento di un piatto musicale che ci offre ritmi forsennati, incalzanti, sospinti dall'incessante martellare degli strumenti. Dietro questo martellare, poi, si alzano cori che hanno il sapore di un eco subito spazzato via  dalla voce sporca che immediatamente riprende l'attitudine aggressiva e puramente da strada che il sound richiede.

Francesco Aprile