
Si presentano col loro secondo album, "Blended", registrato al Red House Recording Studio da David Lenci ed il mastering è stato realizzato a Chicago da Jason Ward.
Ecco. Ora, c'è da dire che la band nasce nel 2003. Ci sarebbe da dire, come al solito proseguendo attraverso i soliti clichè, che la band è nata dalle ceneri di una band già esistente.
Ci sarebbe da dire questo ed altro ancora.
Eppure ci fermiamo qui. Segnaliamo, a quanti vogliano interessarsi a questa band, il loro myspace: http://www.myspace.com/polarforthemasses.
Nascondiamo pure le nostre intenzioni e mascheriamo le percezioni per dire che questo è un lavoro che non lascia indifferenti. Che sbarca in provincia di Lecce una band da urlo, che propone la sua musica sulla scia di Editors e The Rapture. E ci fermiamo qui. Questo potrebbe bastare, ma cerchiamo di non cadere nell'errore. I Polar for the masses sono i Polar for the masses. La musica è trascinante. La voce è ruvida, ma anche mite e coscienziosa del fatto che il muro sonoro che ha alle spalle è ben distribuito nell'aria e che attacca, coinvolgendo attraverso giochi fra atmosfere calde e fredde, le percezioni dell'ascoltatore.
Francesco Aprile