Domenica 10 maggio la PFM (Premiata Forneria Marconi), storica formazione del progressive italiano e mondiale, torna in Puglia, precisamente a Brindisi per un altro, imperdibile, concerto. Ad aprire il concerto saranno i salentini Abash.

Abash: La fine degli anni ’90 è un periodo particolare per la cultura. Si assiste ad un massiccio ritorno alle origini. Si gettano continui sguardi al passato nel tentativo di ripescare il mito della tradizione. La musica subisce questa nuova ondata culturale, ma il rock persiste, nonostante ogni nuovo anno sia l’anno della fine del rock, della sua morte. Da più di trent’anni, ormai, ad ogni nuovo anno si annuncia la morte del rock che, puntualmente, risorge. Delle volte rinasce in nuove forme. La scena musicale salentina presenta alcune peculiarità che la differenziano dal resto della penisola. Delle volte, il tacco d’Italia è come se fosse un altro mondo. Il passato molte volte non scorre mai e resta lì, sulle spalle o appena dietro i nostri passi. Viene fuori che, questo rituffarsi nel mito della tradizione, ha prodotto il recupero della cosiddetta pizzica, ma ha creato generazioni coi paraocchi, focalizzando l’attenzione, nella scena musicale salentina, solo sulla tradizione della pizzica e sul raggamuffin lanciato abilmente dal meritato successo dei Sud Sound System. Tutto ciò crea in molti artisti un senso di inquietudine. Sembra, alla fine degli anni ’90, che nel salento sia arrivata la fine per il rock, ma, come accade con l’arrivo di ogni nuovo anno, il rock rinasce. Come già detto, delle volte rinasce sotto nuove forme. È questo il caso degli Abash. La pizzica porta con sé il suo fascino, il rock oltre al fascino ha un suo peso notevole nella formazione di questo gruppo. Le tradizioni, d’altro canto, hanno anch’esse il loro peso. Cosa fare? Come muoversi? È solo un attimo. Niente di più. L’attimo d’imbracciare gli strumenti, e non c’è nemmeno il tempo di pensare, che le influenze di ogni singolo musicista si fondono fra loro e la musica scorre fra le dirompenti progressioni rock della pizzica. Il lato “oscuro” della pizzica viene svelato. Il rock vi ha piantato i suoi germi, fatto nascere gli Abash che si muovono nella scena musicale come un caso più unico che raro.

Gli Abash sono un fenomenale gruppo dalle ottime capacità tecniche che si cimentano in un mix di generi mai sentito prima: dalle tradizioni salentine della pizzica, al cantato in dialetto a due voci, bellissima e notevole la voce femminile, alle fughe progressive che fanno pensare ad una chiara ispirazione ai maestri del genere, i Dream Theater; con richiami a quel progressive anni '70, improntato sul folk e sulle tastiere, senza disdegnare i virtuosismi alla chitarra ed al basso, magistralmente suonato dal leader del gruppo, Maurilio Gigante, elemento cult del panorama musicale pugliese. Il rock contamina la tradizione, la tradizione a sua volta contamina il rock, si fondono dando vita agli Abash, dando vita alle progressioni rock della pizzica.

Aprile Francesco