Dal 24 al 26 giugno Borgagne diventa il "Borgo in Festa"!
Il programma:
Il programma:
24 Giugno
Presso Corte Pasulu:
ore 21:45_ Giovanni Avantaggiato & famiglia (cantori della Gecìa Salentina)
Ospite fisso di Borgoinfesta a conferma di come questa festa diviene il momento di ritrovo di amici, artisti, musicisti e cantori. Giovanni, sua moglie Angela, il figlio Rocco e il nipote Lenny: voci e suoni che si tramandano mantenendo vivo il profondo solco della cultura delle Comunità della Grecìa Salentina.
ore 22:00_Ngracalate (cantatrici di Borgagne), canti a paravoce
Le cantatrici di Borgagne sono uno dei "grandi" tesori della nostra Comunità e di Borgoinfesta. Gemme sonore, di voci, spontaneità e genuinità. Caratteristiche tipiche della gente che ha vissuto la propria giovinezza nei campi raccogliendo il tabacco e infilandolo con le "acuceddhe" foglia dopo foglia, sarchiando le piante di pomodoro o peperoni, "spuddhimando" la vigna, vendemmiando, raccogliendo nei "panarieddhi" le ulive. Loro sono il vero patrimonio immateriale della nostra comunità. Ed eccole ora tramandare il loro cantare a donne borgagnesi più giovani, un tramandare che un tempo avveniva con la spalla piegata sulla terra e che oggi riaffiora, in tutta la sua spontaneità, grazie a Borgoinfesta.
Un doveroso omaggio và alla 'Nzina, alla 'Ntonia e alla Tetta oggi non più coinvolte nel gruppo delle Cantatrici ma fondamentali per la rinascita dei canti della nostra comunità. Un pensiero particolare alla 'Ndata che continua a cantare e a raccontare attraverso i nostri ricordi.
Teresa Chiriatti, Flora Lefons, Rita Bolognese, Teresa Dima, Pantalea Saracino, Mariella Salierno, Francesca Vergari, Enza Turi, Nadia Licci, Simira Blasi.
Presso il grande Olmo:
ore 21:00_"Incontrando Incantando". Nicola Briuolo, Giana Guaiana, Gianni Amati
Giana Guaiana cantatrice siciliana, Nicola Briuolo cantastorie dauno e Gianni Amati cantore della Murgia sono parte integrante della grande famiglia di Borgoinfesta. Con loro e con tanti amici artisti ci si ritrova a Borgagne ed insieme si canta, si mangia, si balla, si gioisce nella magia dell'"incontro". Loro accoglieranno, sotto le chiome del grande olmo, gli ospiti di Borgoinfesta. Canti, racconti, danze si susseguiranno spontaneamente senza alcun programma e soprattutto aprendosi a tanti amici di Borgoinfesta che immancabilmente portano con sé il loro tamburello, la loro armonica, il loro canto, le loro danze. Un luogo di raccolto "in canto" nell'abbraccio del secolare Olmo.
Presso piazza Sant'Antonio:
ore 21:30_Mijikenda Cultural Troupe
Murigu Richard Somie (leadpercussion, voice vocal);
Karami Paul (dancer, flute, vocal);
Kochwa Patrick (percussion, dancer, vocal);
Mungai Judy (dancer, vocale).
Mijikenda Culture Troupe è un gruppo di ballerini e percussionisti provenienti dal Kenia. Attraverso ritmi tribali e danze guerriere porteranno il pubblico in terra africana, facendone assaporare le atmosfere e le musicalità. Alle percussioni e alla ritmica vorticosa della musica tradizionale keniota, si accompagnano canti strutturati in cui coro e solisti interagiscono secondo una varietà di schemi ricorrenti; questi vanno dal diffusissimo "chiamata e risposta" a soluzioni più elaborate, come le "competizioni" dei solisti (a metà di un brano la musica rallenta, si abbassa di tonalità e i cori lasciano il posto a un solista). Come in gran parte dell'Africa, la musica keniota con i Mijikenda è in genere concepita come attività fisica strettamente correlata alla danza.
ore 23:00_Cantando il Salento nel giardino del passato (progetto borgoensemble diretto da Roberto Corciulo)
Stefania Morciano (voce e tamburo);
Ninfa Giannuzzi (voce e tamburello);
Emanuela Gabrieli (voce);
Roberto Corciulo (fisarmonica);
Cristiano Costantini (mandola e violino);
Mauro Toma (chitarre);
Sandro Trovè (tamburelli).
Le credenze popolari, i riti propiziatori, la magia e l'amore sostengono il filo narrativo di questo viaggio. Un viaggio nella musica popolare del Salento in un percorso che scava nella memoria e riporta alla luce cose oramai lontane e forse volutamente dimenticate di un mondo segnato da sofferenza e fatica, da uno stato di sottomissione e passione della terra salentina.
ore 00:30_Ronde spontanee nel cuore della piazza.
25 Giugno
Presso Corte Pasulu:
ore 21:45 _"I vuci ri Palermu" e "La Baronessa di Carini"
Gaetano Celano e Giana Guaiana uniscono le rispettive identità artistiche per dare vita tra "cunto" e "canto" ai due spettacoli :
- "I vuci ri Palermu", di Gaetano Celano, parla autobiograficamente delle voci di una Palermo ormai scomparsa, soffocata dallo smog, dal cemento e dal caos urbano, voci incamerate da bambino quando, condotto a scuola dalla madre, bisognava attraversare il mercato del rione "Capo" e scontrarsi con le mille grida dei venditori. Un giorno, tornando a casa dopo la scuola, quel bambino si ritrova fra le gambe del nonno materno (Peppino Celano) e gli racconta come quelle grida lo abbiano confuso ; il nonno, in un caldo abbraccio, dice :"questa è l'anima di Palermo, devi farne tesoro, i putiara (gestori di negozi) per vendere devono abbanniare (decantare) la merce che hanno, come io devo cuntare le gesta dei paladini di Francia per vivere. Sono le voci che arrivano dentro e ti colpiscono e ti incantano, è come cantare una ninna nanna a un bambino, lo calmano e lo pacano. Tienile dentro e distillale, un giorno capirai."
- "La Baronessa di Carini" è una rielaborazione di uno dei "cult" della tradizione popolare siciliana, un fatto di "cronaca nera" che dal 1563 ad oggi, fra storia e leggenda, non ha finito di ispirare studiosi, scrittori, cantastorie, registi (basti pensare al noto sceneggiato televisivo "L'amaro caso della Baronessa di Carini" prodotto negli anni '70): l'uccisione di Laura Lanza, accusata di adulterio, per mano del padre Cesare Lanza, barone di Trabia.
Presso il grande Olmo:
ore 21:00_"incontrando incantando". Nicola Briuolo, Giana Guaiana, Gianni Amati
Giana Guaiana cantatrice siciliana, Nicola Briuolo cantastorie dauno e Gianni Amati cantore della Murgia sono parte integrante della grande famiglia di Borgoinfesta. Con loro e con tanti amici artisti ci si ritrova a Borgagne ed insieme si canta, si mangia, si balla, si gioisce nella magia dell'"incontro". Loro accoglieranno, sotto le chiome del grande olmo, gli ospiti di Borgoinfesta. Canti, racconti, danze si susseguiranno spontaneamente senza alcun programma e soprattutto aprendosi a tanti amici di Borgoinfesta che immancabilmente portano con sé il loro tamburello, la loro armonica, il loro canto, le loro danze. Un luogo di raccolto "in canto" nell'abbraccio del secolare Olmo.
Presso piazza S. Antonio:
ore 21:30_Borgo in Canto (progetto borgoensemble)
Cantatrici di Borgagne & Faraualla - Livio Minafra & Luigi Morleo ensemble
I canti in polifonia delle signore contadine di Borgagne impreziositi dai melodiosi e vibranti ricami del jazz. Uno spettacolo a tutto tondo animato dalla teatralità di gesti, grida, voci e improvvisazioni.
Un progetto nato nel 2008 e promosso dall'Associazione Ngracalati concretizzatosi con la realizzazione di un CD "Ngracalate Osci", edito dalla "dodicilune", in uscita contestualmente alla data del festival. Nel 2009 ospita Antonello Salis ma è con questa edizione che si realizza un altro sogno: le 'Ngracalate incontrano le Faraualla per dar vita a un nuovo e ricco messaggio di "voci". L'auspicio è che questo gioioso ensemble di donne cantatrici segni la nascita di un nuovo progetto.
Il progetto offre al pubblico i canti delle cantatrici di Borgagne con un taglio culturale diverso arricchito dalla creativa espressione del jazz e dalle nuove interpretazioni delle Faraualla.
Con "BorgoinCanto" il Jazz del pianista-compositore Livio Minafra e del percussionista Luigi Morleo incontra il Salento. Tutto questo in sinergia con Salvatore Gervasi e Mariella Salierno, affermati operatori culturali del Salento, che hanno accompagnato sin dal 2005 in questo ritrovato cammino le signore di Borgagne ridando voce al passato di questa terra. Un canto "di terra" che ha richiamato a sé giovani donne borgagnesi per un passaggio di "voce in voce" che segna un'altra grande conquista: conservare, preservare e tramandare la cultura popolare della Comunità con un levare di canti che fluttuano nel borgo e diventano materia.
Livio Minafra (fisarmonica, pianoforte);
Luigi Morleo (percussioni);
Roberto Gagliardi (sassofoni);
Gianni Ciliberti (clarinetto);
Gaetano Simone (violoncello);
Giuseppe Scarati (basso tuba);
Salvatore Gervasi ("scansamurieddhu");
Mariella Salierno (voce);
Faraulla: voci (Gabriella Schiavone, Serena Fortebraccio, Teresa Vallarella);
'Ngracalate: voci (Teresa Chiriatti, Flora Lefons, Rita Bolognese, Teresa Dima, Pantalea Saracino, Francesca Vergari, Enza Turi, Nadia Licci, Simira Blasi).
ore 23:00_Taricata. (Ritmi, canti, danze del giardino musicale dell'Alto Salento).
Radici. Questo è il significato della parola "Taricata" nel dialetto di San Vito dei Normanni (BR) città che ha dato i natali a questa storica formazione salentina e luogo di nascita della ormai famosa Pizzica ti Santu Vitu che dal 1977 il gruppo porta in giro e fa conoscere per l'Italia e l'Europa. In concerto la Taricata, formata da ben tre generazioni di musicisti, sintetizza l'intenso lavoro di ricerca svolto nei trent'anni di attività partendo dalla propria tradizione e arrivando a coprire l'intera area del sud Italia proponendo un repertorio di musiche e canti tradizionali spesso rielaborati ma che conservano la propria natura popolare. Nello stesso tempo il gruppo vanta una vasta collezione di nuove composizioni che testimoniano la continua crescita musicale maturata nei lunghi anni di esperienza collettiva ma soprattutto dei singoli componenti: sonorità tipiche della Terra del Salento si fondono perciò sapientemente con quelle dell'intera area mediterranea e non solo. Ciò è possibile anche grazie alla vasta gamma di suoni che caratterizza l'ensemble che unisce agli strumenti più tradizionali (tamburello, mandolino, organetto, zampogna,...) altri provenienti da varie parti del mondo e stili musicali.
Mario Ancora (fisarmonica, organetto, chitarra, mandolino);
Mario Leo (voce);
Lorenzo Caiolo (conduzione);
Franco Gagliani (mandolino, mandola, chitarra battente);
Silvana Gagliani (voce);
Giuliana Gagliani (voce);
Salvatore Ancora (basso, contrabbasso);
Stefania Ancora (danza, voce);
Fabio Di Viesto (chitarra);
Fabrizio Nigro (danza);
Piero Errico (tamburello, percussioni);
Daniel Bulgaru (clarinetto, sax, bombardino).
ore 00:30_Ronde spontanee nel cuore della piazza.
26 Giugno
Presso Corte Pasulu:
ore 21:00_Morinomigrante acustic set
Morinomigrante è il nuovo progetto musicale di Luca Morino: tematiche di emigrazione e derive di vita, esperienze di sopravvivenza e bassa cultura tra la metropoli e il far-west. La città di partenza è Torino, un crocevia di umanità molto differenti che costituiscono un laboratorio sociale in continua evoluzione. La preparazione dell'album procede parallelamente a un'attività live dalle varie forme: a Borgagne il set acustico di Luca sarà basato sulle nuove canzoni contaminate da generi anche geograficamente molto distanti come il flamenco, i ritmi sudamericani o la musica balcanica. Tra i nuovi titoli si distinguono Ballata per Mirafiori, Caucciù blues, As dis, Campi di battaglia, S. Maria del Deserto.
Presso Corte Pasulu:
ore 21:45_ Giovanni Avantaggiato & famiglia (cantori della Gecìa Salentina)
Ospite fisso di Borgoinfesta a conferma di come questa festa diviene il momento di ritrovo di amici, artisti, musicisti e cantori. Giovanni, sua moglie Angela, il figlio Rocco e il nipote Lenny: voci e suoni che si tramandano mantenendo vivo il profondo solco della cultura delle Comunità della Grecìa Salentina.
ore 22:00_Ngracalate (cantatrici di Borgagne), canti a paravoce
Le cantatrici di Borgagne sono uno dei "grandi" tesori della nostra Comunità e di Borgoinfesta. Gemme sonore, di voci, spontaneità e genuinità. Caratteristiche tipiche della gente che ha vissuto la propria giovinezza nei campi raccogliendo il tabacco e infilandolo con le "acuceddhe" foglia dopo foglia, sarchiando le piante di pomodoro o peperoni, "spuddhimando" la vigna, vendemmiando, raccogliendo nei "panarieddhi" le ulive. Loro sono il vero patrimonio immateriale della nostra comunità. Ed eccole ora tramandare il loro cantare a donne borgagnesi più giovani, un tramandare che un tempo avveniva con la spalla piegata sulla terra e che oggi riaffiora, in tutta la sua spontaneità, grazie a Borgoinfesta.
Un doveroso omaggio và alla 'Nzina, alla 'Ntonia e alla Tetta oggi non più coinvolte nel gruppo delle Cantatrici ma fondamentali per la rinascita dei canti della nostra comunità. Un pensiero particolare alla 'Ndata che continua a cantare e a raccontare attraverso i nostri ricordi.
Teresa Chiriatti, Flora Lefons, Rita Bolognese, Teresa Dima, Pantalea Saracino, Mariella Salierno, Francesca Vergari, Enza Turi, Nadia Licci, Simira Blasi.
Presso il grande Olmo:
ore 21:00_"Incontrando Incantando". Nicola Briuolo, Giana Guaiana, Gianni Amati
Giana Guaiana cantatrice siciliana, Nicola Briuolo cantastorie dauno e Gianni Amati cantore della Murgia sono parte integrante della grande famiglia di Borgoinfesta. Con loro e con tanti amici artisti ci si ritrova a Borgagne ed insieme si canta, si mangia, si balla, si gioisce nella magia dell'"incontro". Loro accoglieranno, sotto le chiome del grande olmo, gli ospiti di Borgoinfesta. Canti, racconti, danze si susseguiranno spontaneamente senza alcun programma e soprattutto aprendosi a tanti amici di Borgoinfesta che immancabilmente portano con sé il loro tamburello, la loro armonica, il loro canto, le loro danze. Un luogo di raccolto "in canto" nell'abbraccio del secolare Olmo.
Presso piazza Sant'Antonio:
ore 21:30_Mijikenda Cultural Troupe
Murigu Richard Somie (leadpercussion, voice vocal);
Karami Paul (dancer, flute, vocal);
Kochwa Patrick (percussion, dancer, vocal);
Mungai Judy (dancer, vocale).
Mijikenda Culture Troupe è un gruppo di ballerini e percussionisti provenienti dal Kenia. Attraverso ritmi tribali e danze guerriere porteranno il pubblico in terra africana, facendone assaporare le atmosfere e le musicalità. Alle percussioni e alla ritmica vorticosa della musica tradizionale keniota, si accompagnano canti strutturati in cui coro e solisti interagiscono secondo una varietà di schemi ricorrenti; questi vanno dal diffusissimo "chiamata e risposta" a soluzioni più elaborate, come le "competizioni" dei solisti (a metà di un brano la musica rallenta, si abbassa di tonalità e i cori lasciano il posto a un solista). Come in gran parte dell'Africa, la musica keniota con i Mijikenda è in genere concepita come attività fisica strettamente correlata alla danza.
ore 23:00_Cantando il Salento nel giardino del passato (progetto borgoensemble diretto da Roberto Corciulo)
Stefania Morciano (voce e tamburo);
Ninfa Giannuzzi (voce e tamburello);
Emanuela Gabrieli (voce);
Roberto Corciulo (fisarmonica);
Cristiano Costantini (mandola e violino);
Mauro Toma (chitarre);
Sandro Trovè (tamburelli).
Le credenze popolari, i riti propiziatori, la magia e l'amore sostengono il filo narrativo di questo viaggio. Un viaggio nella musica popolare del Salento in un percorso che scava nella memoria e riporta alla luce cose oramai lontane e forse volutamente dimenticate di un mondo segnato da sofferenza e fatica, da uno stato di sottomissione e passione della terra salentina.
ore 00:30_Ronde spontanee nel cuore della piazza.
25 Giugno
Presso Corte Pasulu:
ore 21:45 _"I vuci ri Palermu" e "La Baronessa di Carini"
Gaetano Celano e Giana Guaiana uniscono le rispettive identità artistiche per dare vita tra "cunto" e "canto" ai due spettacoli :
- "I vuci ri Palermu", di Gaetano Celano, parla autobiograficamente delle voci di una Palermo ormai scomparsa, soffocata dallo smog, dal cemento e dal caos urbano, voci incamerate da bambino quando, condotto a scuola dalla madre, bisognava attraversare il mercato del rione "Capo" e scontrarsi con le mille grida dei venditori. Un giorno, tornando a casa dopo la scuola, quel bambino si ritrova fra le gambe del nonno materno (Peppino Celano) e gli racconta come quelle grida lo abbiano confuso ; il nonno, in un caldo abbraccio, dice :"questa è l'anima di Palermo, devi farne tesoro, i putiara (gestori di negozi) per vendere devono abbanniare (decantare) la merce che hanno, come io devo cuntare le gesta dei paladini di Francia per vivere. Sono le voci che arrivano dentro e ti colpiscono e ti incantano, è come cantare una ninna nanna a un bambino, lo calmano e lo pacano. Tienile dentro e distillale, un giorno capirai."
- "La Baronessa di Carini" è una rielaborazione di uno dei "cult" della tradizione popolare siciliana, un fatto di "cronaca nera" che dal 1563 ad oggi, fra storia e leggenda, non ha finito di ispirare studiosi, scrittori, cantastorie, registi (basti pensare al noto sceneggiato televisivo "L'amaro caso della Baronessa di Carini" prodotto negli anni '70): l'uccisione di Laura Lanza, accusata di adulterio, per mano del padre Cesare Lanza, barone di Trabia.
Presso il grande Olmo:
ore 21:00_"incontrando incantando". Nicola Briuolo, Giana Guaiana, Gianni Amati
Giana Guaiana cantatrice siciliana, Nicola Briuolo cantastorie dauno e Gianni Amati cantore della Murgia sono parte integrante della grande famiglia di Borgoinfesta. Con loro e con tanti amici artisti ci si ritrova a Borgagne ed insieme si canta, si mangia, si balla, si gioisce nella magia dell'"incontro". Loro accoglieranno, sotto le chiome del grande olmo, gli ospiti di Borgoinfesta. Canti, racconti, danze si susseguiranno spontaneamente senza alcun programma e soprattutto aprendosi a tanti amici di Borgoinfesta che immancabilmente portano con sé il loro tamburello, la loro armonica, il loro canto, le loro danze. Un luogo di raccolto "in canto" nell'abbraccio del secolare Olmo.
Presso piazza S. Antonio:
ore 21:30_Borgo in Canto (progetto borgoensemble)
Cantatrici di Borgagne & Faraualla - Livio Minafra & Luigi Morleo ensemble
I canti in polifonia delle signore contadine di Borgagne impreziositi dai melodiosi e vibranti ricami del jazz. Uno spettacolo a tutto tondo animato dalla teatralità di gesti, grida, voci e improvvisazioni.
Un progetto nato nel 2008 e promosso dall'Associazione Ngracalati concretizzatosi con la realizzazione di un CD "Ngracalate Osci", edito dalla "dodicilune", in uscita contestualmente alla data del festival. Nel 2009 ospita Antonello Salis ma è con questa edizione che si realizza un altro sogno: le 'Ngracalate incontrano le Faraualla per dar vita a un nuovo e ricco messaggio di "voci". L'auspicio è che questo gioioso ensemble di donne cantatrici segni la nascita di un nuovo progetto.
Il progetto offre al pubblico i canti delle cantatrici di Borgagne con un taglio culturale diverso arricchito dalla creativa espressione del jazz e dalle nuove interpretazioni delle Faraualla.
Con "BorgoinCanto" il Jazz del pianista-compositore Livio Minafra e del percussionista Luigi Morleo incontra il Salento. Tutto questo in sinergia con Salvatore Gervasi e Mariella Salierno, affermati operatori culturali del Salento, che hanno accompagnato sin dal 2005 in questo ritrovato cammino le signore di Borgagne ridando voce al passato di questa terra. Un canto "di terra" che ha richiamato a sé giovani donne borgagnesi per un passaggio di "voce in voce" che segna un'altra grande conquista: conservare, preservare e tramandare la cultura popolare della Comunità con un levare di canti che fluttuano nel borgo e diventano materia.
Livio Minafra (fisarmonica, pianoforte);
Luigi Morleo (percussioni);
Roberto Gagliardi (sassofoni);
Gianni Ciliberti (clarinetto);
Gaetano Simone (violoncello);
Giuseppe Scarati (basso tuba);
Salvatore Gervasi ("scansamurieddhu");
Mariella Salierno (voce);
Faraulla: voci (Gabriella Schiavone, Serena Fortebraccio, Teresa Vallarella);
'Ngracalate: voci (Teresa Chiriatti, Flora Lefons, Rita Bolognese, Teresa Dima, Pantalea Saracino, Francesca Vergari, Enza Turi, Nadia Licci, Simira Blasi).
ore 23:00_Taricata. (Ritmi, canti, danze del giardino musicale dell'Alto Salento).
Radici. Questo è il significato della parola "Taricata" nel dialetto di San Vito dei Normanni (BR) città che ha dato i natali a questa storica formazione salentina e luogo di nascita della ormai famosa Pizzica ti Santu Vitu che dal 1977 il gruppo porta in giro e fa conoscere per l'Italia e l'Europa. In concerto la Taricata, formata da ben tre generazioni di musicisti, sintetizza l'intenso lavoro di ricerca svolto nei trent'anni di attività partendo dalla propria tradizione e arrivando a coprire l'intera area del sud Italia proponendo un repertorio di musiche e canti tradizionali spesso rielaborati ma che conservano la propria natura popolare. Nello stesso tempo il gruppo vanta una vasta collezione di nuove composizioni che testimoniano la continua crescita musicale maturata nei lunghi anni di esperienza collettiva ma soprattutto dei singoli componenti: sonorità tipiche della Terra del Salento si fondono perciò sapientemente con quelle dell'intera area mediterranea e non solo. Ciò è possibile anche grazie alla vasta gamma di suoni che caratterizza l'ensemble che unisce agli strumenti più tradizionali (tamburello, mandolino, organetto, zampogna,...) altri provenienti da varie parti del mondo e stili musicali.
Mario Ancora (fisarmonica, organetto, chitarra, mandolino);
Mario Leo (voce);
Lorenzo Caiolo (conduzione);
Franco Gagliani (mandolino, mandola, chitarra battente);
Silvana Gagliani (voce);
Giuliana Gagliani (voce);
Salvatore Ancora (basso, contrabbasso);
Stefania Ancora (danza, voce);
Fabio Di Viesto (chitarra);
Fabrizio Nigro (danza);
Piero Errico (tamburello, percussioni);
Daniel Bulgaru (clarinetto, sax, bombardino).
ore 00:30_Ronde spontanee nel cuore della piazza.
26 Giugno
Presso Corte Pasulu:
ore 21:00_Morinomigrante acustic set
Morinomigrante è il nuovo progetto musicale di Luca Morino: tematiche di emigrazione e derive di vita, esperienze di sopravvivenza e bassa cultura tra la metropoli e il far-west. La città di partenza è Torino, un crocevia di umanità molto differenti che costituiscono un laboratorio sociale in continua evoluzione. La preparazione dell'album procede parallelamente a un'attività live dalle varie forme: a Borgagne il set acustico di Luca sarà basato sulle nuove canzoni contaminate da generi anche geograficamente molto distanti come il flamenco, i ritmi sudamericani o la musica balcanica. Tra i nuovi titoli si distinguono Ballata per Mirafiori, Caucciù blues, As dis, Campi di battaglia, S. Maria del Deserto.
Presso il grande Olmo:
ore 21:00_"Incontrando incantando". Nicola Briuolo, Giana Guaiana, Gianni Amati
Giana Guaiana cantatrice siciliana, Nicola Briuolo cantastorie dauno e Gianni Amati cantore della Murgia sono parte integrante della grande famiglia di Borgoinfesta. Con loro e con tanti amici artisti ci si ritrova a Borgagne ed insieme si canta, si mangia, si balla, si gioisce nella magia dell'"incontro".
Loro accoglieranno, sotto le chiome del grande olmo, gli ospiti di Borgoinfesta. Canti, racconti, danze si susseguiranno spontaneamente senza alcun programma e soprattutto aprendosi a tanti amici di Borgoinfesta che immancabilmente portano con sé il loro tamburello, la loro armonica, il loro canto, le loro danze. Un luogo di raccolto "in canto" nell'abbraccio del secolare Olmo.
Presso piazza S. Antonio:
ore 21:15_Danze e canti sul cuore della piazza
Spettacolo di chiusura degli stage di Borgoinfesta.
ore 22:30_Ensemble del Borgo (progetto Borgoensemble diretto da Claudio Prina)
L'idea che la musica tradizionale possa rivivere nelle mani dei musicisti di nuova generazione dà forza alla sua naturale vocazione ad essere trasmessa. Per resistere all'usura del tempo il fascino antico di un canto o di una melodia necessitano di un passaggio di voce in voce, di strumento in strumento. È così che sapientemente sono giunti a noi, in tutta la loro straordinaria capacità di seduzione e di emozione. Ogni nuova voce, ogni nuovo strumento aggiungono il proprio registro, il proprio respiro a ciò che hanno imparato con innumerevoli ascolti, prima perdendosi nella danza antica della memoria e per poi riuscire a ritrovarsi. È qui, in questa ricongiunzione intima, che la musica tradizionale si fa nuova e attuale. Si ciba, cioè, dell'apporto inaspettato della reinterpretazione personale e rivive pienamente, con una nuova convinzione e con un nuovo senso. Come una radice che ha bisogno di essere trapiantata per permettere ai suoi rami di giungere ancora più in alto, ancora più lontano.
L'Ensemble del Borgo è un progetto che si nutre di questa suggestione. Riporta la musica tradizionale dalle corti di un tempo alle piazze di oggi, risuonando ad ogni passaggio di ogni giorno trascorso da questa musica fino ad oggi, nel rispetto di ciò che è sempre stato e nello sguardo attento a ciò che può divenire. La musica tradizionale così si svolge come un gomitolo colorato e disegna nuovi abiti, stesso filo di sempre, nuovo ordito.
L'ensemble è diretto dall'organettista Claudio Prima, musicista salentino dedito da anni alla ricerca delle musiche di confine, già protagonista di numerosi progetti di sperimentazione e contaminazione del repertorio tradizionale del Sud Italia e più in generale del Mediterraneo (Manigold, Adria, BandAdriatica, La notte della Taranta, Teresa De Sio, Tabulè, Giovane Orchestra del Salento). In questo progetto sarà affiancato da compagni storici e da nuovi collaboratori che daranno vita ad un concerto inedito nel quale la tradizione rivivrà di una nuova linfa. Le musiche tradizionali saranno reinterpretate e rivissute in tutte le proprie potenzialità espressive e nello spirito della convivenza con il contesto allargato del Mediterraneo, nel quale sono nate e si sono sviluppate. Le rotte musicali che hanno portato alla sedimentazione dei canti del Sud Italia, saranno percorse spesso a ritroso alla ricerca di una matrice ritmica e melodica che ne rappresenti il punto di partenza, ancora una volta, la radice.
Claudio Prima (organetto, voce);
Rachele Andrioli (voce);
Emanuele Coluccia (sax);
Salvatore Casaluce (chitarra);
Giuseppe Spedicato (basso acustico);
Vito De Lorenzis (batteria, tablas);
Roberto Chiga (tamburello, percussioni).
ore 00:30_Ronde spontanee nel cuore della piazza.
ore 21:00_"Incontrando incantando". Nicola Briuolo, Giana Guaiana, Gianni Amati
Giana Guaiana cantatrice siciliana, Nicola Briuolo cantastorie dauno e Gianni Amati cantore della Murgia sono parte integrante della grande famiglia di Borgoinfesta. Con loro e con tanti amici artisti ci si ritrova a Borgagne ed insieme si canta, si mangia, si balla, si gioisce nella magia dell'"incontro".
Loro accoglieranno, sotto le chiome del grande olmo, gli ospiti di Borgoinfesta. Canti, racconti, danze si susseguiranno spontaneamente senza alcun programma e soprattutto aprendosi a tanti amici di Borgoinfesta che immancabilmente portano con sé il loro tamburello, la loro armonica, il loro canto, le loro danze. Un luogo di raccolto "in canto" nell'abbraccio del secolare Olmo.
Presso piazza S. Antonio:
ore 21:15_Danze e canti sul cuore della piazza
Spettacolo di chiusura degli stage di Borgoinfesta.
ore 22:30_Ensemble del Borgo (progetto Borgoensemble diretto da Claudio Prina)
L'idea che la musica tradizionale possa rivivere nelle mani dei musicisti di nuova generazione dà forza alla sua naturale vocazione ad essere trasmessa. Per resistere all'usura del tempo il fascino antico di un canto o di una melodia necessitano di un passaggio di voce in voce, di strumento in strumento. È così che sapientemente sono giunti a noi, in tutta la loro straordinaria capacità di seduzione e di emozione. Ogni nuova voce, ogni nuovo strumento aggiungono il proprio registro, il proprio respiro a ciò che hanno imparato con innumerevoli ascolti, prima perdendosi nella danza antica della memoria e per poi riuscire a ritrovarsi. È qui, in questa ricongiunzione intima, che la musica tradizionale si fa nuova e attuale. Si ciba, cioè, dell'apporto inaspettato della reinterpretazione personale e rivive pienamente, con una nuova convinzione e con un nuovo senso. Come una radice che ha bisogno di essere trapiantata per permettere ai suoi rami di giungere ancora più in alto, ancora più lontano.
L'Ensemble del Borgo è un progetto che si nutre di questa suggestione. Riporta la musica tradizionale dalle corti di un tempo alle piazze di oggi, risuonando ad ogni passaggio di ogni giorno trascorso da questa musica fino ad oggi, nel rispetto di ciò che è sempre stato e nello sguardo attento a ciò che può divenire. La musica tradizionale così si svolge come un gomitolo colorato e disegna nuovi abiti, stesso filo di sempre, nuovo ordito.
L'ensemble è diretto dall'organettista Claudio Prima, musicista salentino dedito da anni alla ricerca delle musiche di confine, già protagonista di numerosi progetti di sperimentazione e contaminazione del repertorio tradizionale del Sud Italia e più in generale del Mediterraneo (Manigold, Adria, BandAdriatica, La notte della Taranta, Teresa De Sio, Tabulè, Giovane Orchestra del Salento). In questo progetto sarà affiancato da compagni storici e da nuovi collaboratori che daranno vita ad un concerto inedito nel quale la tradizione rivivrà di una nuova linfa. Le musiche tradizionali saranno reinterpretate e rivissute in tutte le proprie potenzialità espressive e nello spirito della convivenza con il contesto allargato del Mediterraneo, nel quale sono nate e si sono sviluppate. Le rotte musicali che hanno portato alla sedimentazione dei canti del Sud Italia, saranno percorse spesso a ritroso alla ricerca di una matrice ritmica e melodica che ne rappresenti il punto di partenza, ancora una volta, la radice.
Claudio Prima (organetto, voce);
Rachele Andrioli (voce);
Emanuele Coluccia (sax);
Salvatore Casaluce (chitarra);
Giuseppe Spedicato (basso acustico);
Vito De Lorenzis (batteria, tablas);
Roberto Chiga (tamburello, percussioni).
ore 00:30_Ronde spontanee nel cuore della piazza.