I «Band Aid» quarant’anni dopo. Il primo, vero, grande gruppo musicale di Lecce torna a riunirsi con concerto-reunion in programma domenica 22 dicembre alle Officine Cantelmo di Lecce (start ore 20.30). Dello storico gruppo si parlato nei giorni scorsi, nel corso di un incontro dibattito: dalla visionaria e, per certi versi, «rivoluzionaria» idea di Toni Robertini, alla capacità aggregante di un gruppo di giovani studenti che vuole lasciare una traccia nel panorama musicale leccese, tra la fine degli anni ’70 e i primi anno ’80, dalle prime esperienze della «Mela d’Oro» (il gruppo «laboratorio d’idee»), ai Band Aid (il gruppo «compiuto»), il primo gruppo musicale di Lecce che si sviluppa e si consolida non solo nel Salento, ma che riscuote anche un vasto successo nazionale di pubblico e di critica, e un buon riscontro internazionale con il singolo A Tour in Italy. A 35 anni dalla scomparsa di Toni Robertini, tra i fondatori del gruppo e figura di primo piano nel panorama musicale, e a 40 anni dagli esordi i Band Aid tornano a riunirsi, con un progetto che va al di là della mera «reunion», ma che è preludio di un nuovo impegno musicale da sviluppare anche in campo discografico. I componenti del gruppo leccese hanno sviluppato, nel corso degli anni, importanti esperienze musicali a livello nazionale, nell’ambito del jazz e del rock: su tutte spicca l’attività del trombettista Frank Nemola, dal 1996 musicista fisso del gruppo di Vasco Rossi, in studio e in tournée. Per il concerto di domenica 22 i Band Aid si esibiranno con questa line up: Mino Toriano (chitarra), Frank Nemola (tromba e synth), Roberto Gagliardi (sax soprano, alto e tenore), Felice De Donno (basso), Giovanni Chirico (sax soprano, alto e baritono), Max Ingrosso (batteria). L’incontro dibattito, introdotto dal giornalista Arcangelo De Luca, addetto stampa e manager del gruppo, ha visto la partecipazione di Massimo Melillo (giornalista), Luigi Lezzi (pedagogo), Mauro Marino (operatore culturale), Carmine Zocco (docente e musicologo), Mino Toriano (docente e musicista) e, in collegamento da Bologna in videochiamata Oderso Rubini (produttore discografico) e Pierfrancesco Pacoda (critico musicale).