Siamo a cavallo fra gli anni '60 ed i '70. Fermenti, criticità, contrasti, aperture. Due grandi filoni che si aprono al mondo, dalla seconda metà dei '60, per dipanarsi lungo il decennio successivo, contaminandosi. Dalla scena inglese l'eleborazione e le commistioni a partire dalla dilatazione delle suite della psichedelia anglosassone dell'epoca, con incursioni e contaminazioni folk, dai King Crimson ai Jetrho Tull e Genesis, la scena di Canterbury con Soft Machine e le loro divaricazioni jazz, i Caravan, gli Hatfield and the north, solo per citarne alcuni. Sul fronte italiano la scena napoletana con gli Osanna filtra le tradizioni popolari attraverso incursioni prog, esaltandole ed evolvendole in altro, nuovo, diverso, caratterizzando la musica attraverso uno scenario teatrale che attinge alla Commedia d'Arte, alla teatralità napoletana, al folk, senza negarsi approcci jazzistici; la liricità del Banco del mutuo soccorso con l'imponente melodramma della voce di Di Giacomo, i fermenti pionieristici degli Area, dal jazz al progressive alla musica d'avanguardia passando dalle sperimentazioni vocali di Demetrio Stratos, e poi le Orme, PFM, Balletto di Bronzo, l'autorialità psichedelica della verve poetico-teatrale dei Pholas Dactylus e via dicendo.


 
È sul tema del rock progressive che sabato 23 febbraio, a partire dalle 18:00 a Lecce presso l'Ammirato Culture House, si terrà un incontro, un dibattito che vedrà l'intervento di Richard Sinclair, storico fondatore dei Caravan, che dialogherà col giornalista Gabriele De Blasi ed i musicisti Gianluca Milanese ed Egidio Marullo, questi ultimi parte attiva di una scena prog che interessa anche il Salento, dagli Aria Palea (di cui han fatto parte Egidio Marullo e Gianluca Milanese) ed il loro folk progressive, ad altre band come Abash, Volto Finito (ora Studio Rock), gli spunti prog-metal degli Ahriman ecc. Seguirà l’esibizione di Richard Sinclair che sarà accompagnato da Gianluca Milanese.

Francesco Aprile
2013-02-21