
In seguito al successo ottenuto con la raccolta di poesie “Il suono nel testo” ritorna Anna Maria Benone con un nuovo romanzo: “Il fantasma di Lemich”, Runa Edizioni. Se il precedente capolavoro l’ha insignita del prestigioso riconoscimento “Polverini” e con la lirica “In attesa” ha ricevuto l’attestato di merito e la targa per il premio “Alda Merini” con questo libro la scrittura della Benone sembra avere delle somiglianze con quella di Isabel Allende. Nel romanzo, infatti, si esalta l’amore presentato nelle sue forme più intense e passionali attraverso le storie di tre donne che rappresentano tre generazioni. Come l’Allende, Anna Maria Benone attribuisce a una delle protagoniste delle capacità sovrannaturali che caratterizzano le intricate trame sublimamente narrate dall’autrice.
Non mancano fra le pagine i richiami al suo Sud, alla terra salentina, che come sempre la ispirano a comporre splendidi lavori di prosa e poesia. La prefazione del romanzo scritto lo scorso anno, nell’arco di 6 mesi, è curata dalla professoressa Letizia Mazzella che si sofferma sulle peculiarità del libro tra cui alcune fondamentali scelte stilistiche che esaltano le doti narrative della scrittrice. Sin dal titolo il testo lascia presagire qualcosa di misterioso che solo la lettura può svelare, così ancora una volta il lettore potrà cogliere la profondità d’animo di Anna Maria Benone che impiegando la nobile arte letteraria esprime con leggiadria il turbinio di pensieri ed emozioni che invadono la sua mente e il suo cuore.
di Paola Bisconti