"il preside Pamela Manno racconta vent'anni di progressi"
È nata nel lontano 1994 e da quell’anno non ha più smesso di crescere.
La “Scuola Superiore di Musica Harmonium” è ormai la più prestigiosa del Salento, ed è rinomata per insegnare la bellezza della musica classica ai suoi allievi, alcuni, divenuti oggi artisti di fama internazionale.
Harmonium e Damus, Accademia di Danza, Musica e Spettacolo, suonano ormai un’unica sinfonia e il preside, Pamela Manno, racconta la sua “sfida” e l’emozione che prova nel festeggiare i vent’anni della scuola.
1. Vent’anni di Harmonium, vent’anni di una scuola che ha dato valore allo studio della musica classica in Puglia, anche grazie a insegnanti altamente qualificati. Come ci si sente arrivati a questo punto?
«In questo momento posso rispondere con la frase: “Ogni traguardo per me è l’inizio di una nuova sfida”. Di fatto quando vent’anni fa partì a Cavallino questo progetto, neppure io sapevo in qualche modo dove potevo arrivare. Quando cominciammo a fare dei seminari di fama internazionale è stato un rischio dall’inizio sia dal punto di vista organizzativo che da quello dell’investimento e l’emozione è sempre grande perché siamo sempre sull’orlo dell’adrenalina anche quando si organizza lo spettacolo più piccolo. Mi sento sempre continuamente emozionata. Walt Disney diceva che un uomo quando smette di sognare è morto, ha finito di vivere. Beato chi sogna perché sta vivendo. Ed è proprio questo, il tempo è ridotto rispetto a quanto vogliamo vivere».
2. La “Scuola Superiore di Musica Harmonium” è stata ubicata nella struttura dell’”Accademia Damus”. Come si è evoluta con il tempo la didattica della scuola e quali sono i diversi corsi che offre oggi?
«È nata Harmonium nel 1994 e dopo una decina di anni abbiamo voluto investire in un ulteriore settore che è il Damus.
Abbiamo voluto differenziare la musica classica gestita da Harmonium e la musica pop, il teatro e la danza che viene gestita da Damus. Mi sono avvalsa della collaborazione di Patrizia Nuzzo che attualmente gestisce la direzione del Damus.
Dal punto di vista della didattica da due anni a questa parte abbiamo raggiunto un livello incredibilmente alto, siamo la migliore scuola d’eccellenza del Salento in virtù delle certificazioni che abbiamo raggiunto. Per quanto riguarda gli studi classici della musica abbiamo la certificazione di ABRSM, la sigla che certifica gli studi musicali all’interno della quale i quattro maggiori prestigiosi conservatori a livello europeo certificano i nostri studi che hanno valore internazionale e poi abbiamo i corsi pre-accademici riconosciuti dal punto di vista statale attraverso il conservatorio di Vicenza. Per quanto riguarda la danza, viene riconosciuta dalla Russian Ballet Society e per la scuola di inglese abbiamo il riconoscimento della Cambridge University. Quindi alla base c’è un sistema di certificazione degli studi e poi all’interno abbiamo diversi programmi e discipline ben concordati.
Se prima avevamo il nostro maggiore concorrente sulla zona adesso non so quale possa essere. È stata una grande sfida ed è tutt’ora una grande sfida e continuare a gestire questa grande scuola non è facile, ma ogni giorno raccolgo le soddisfazioni da parte dei genitori che vengono da tutte le parti della Puglia e anche tutte le testimonianze dei grandi artisti che sono venuti».
3. Dunque l’arte della musica classica si fonde con le varie arti dello spettacolo, formando un’unica scuola ormai di grande prestigio. Ma quali sono state le difficoltà che si sono incontrate negli anni che hanno comunque contribuito a far diventare la scuola quella che è oggi?
«Le difficoltà le incontriamo ogni giorno e cerchiamo di affrontarle nei migliori dei modi. In questo settore difficoltà può essere anche il cliente che non riesce a pagare e allora la scuola rilascia le borse di studio, soprattutto quando c’è il talento noi andiamo ad intervenire in questo modo.
Ma la più grande difficoltà che incontro ogni giorno è far capire al genitore l’educazione alla cultura: noi ci occupiamo della cultura del ragazzo e far comprendere questo passaggio è davvero molto difficile, perché questa è l’era della tecnologia e oggi pensare che un allievo possa essere disciplinato allo studio è veramente difficile. È più facile strimpellare che non avere un bagaglio storico della musica».
4. Che cosa prevederà l’evento di sabato sera? Quale sarà il programma che si terrà il 7 giugno alle 20.30 al Teatro Paisiello di Lecce?
«Sabato prossimo andremo a presentare lo staff docente del prossimo anno scolastico e per questa serata abbiamo scelto degli artisti che rappresentano i diversi settori. È un programma vario, ci sarà la prima parte dedicata alla musica classica e suonerà Riccardo Calogiuri, il maestro Francesco Del Prete, il maestro Gabriella Lubello e Lucia Rizzello rispettivamente chitarra e flauto traverso e poi nella seconda parte si esibirà una grandissima coreografa Federica Latorre e poi un bel quintetto di nostre cantanti. Quindi stiamo dando la dimostrazione di quello che sono i nostri settori attraverso gli stessi docenti. Questo per me è il modo più bello di compiere i vent’anni di questa struttura, il migliore festeggiamento è quello di far esprimere chi ha contribuito al successo di questa scuola, quindi gli stessi insegnanti».
5. Per concludere, quali saranno i prossimi eventi che avete in programma?
«Abbiamo un evento molto importante che è il musical “Mamma mia!”. Nel Salento siamo solo noi la compagnia del musical, abbiamo prodotto diversi spettacoli: “Notre-Dame”, “Moulin Rouge”, “Grease”, “Romeo e Giulietta” e adesso stiamo facendo uno spettacolo molto frizzante, una sorta di commedia musicale. “Mamma mia!” andrà in scena sempre al Teatro Paisielleo martedi 10 giugno».
di Eugenia Giannone