Il live di Eugenio Bennato chiude «Orbite. Musiche intorno al mondo». Appuntamento sabato 17 maggio al teatro comunale di Nardò (start ore 20.30, ingresso da 10 a 25 euro, biglietti su Dice.fm) per il concerto conclusivo della rassegna ideata e promossa dall'associazione «Uasc - musiche circolari» nell’ambito del progetto «Creativitour. Percorsi per un turismo creativo», sostenuto da Fondazione con il Sud, curato da Diotimart, con il coordinamento di Antonio Santoro, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò e altri partner. L’inizativa, che ha ospitato tra gli altri Justin Adams & Mauro Durante, Cristina Donà e Saverio Lanza, Massimo Zamboni, lo spettacolo «Strange fruit: canzoni in rivolta per i diritti civili» e il cantautore salentino Massimo Donno, giunge al suo appuntamento clou ospitando il concerto del quartetto del cantautore, musicista e polistrumentista. Grande maestro della musica popolare italiana, Eugenio Bennato ha dato nuova linfa alle grandi tradizioni musicali del Sud Italia con il movimento Taranta Power, portandole nei mercati internazionali. Giunto a quasi cinquant’anni di carriera, continua ad essere un punto di riferimento per la modernità dei suoni e l’attualità dei testi, che affrontano temi cruciali della contemporaneità come le migrazioni, il rispetto delle diversità, la solidarietà, i pericoli della globalizzazione e del capitalismo estremo. Dalle sponde meridionali del Mediterraneo, dal pensiero meridiano, dall’incontro con storie e culture diverse, Bennato ha tracciato e traccia la sua personale storia di ritmi e parole, fedele a sé stesso e alle sue idee, in un viaggio musicale che non conosce fine. Il cantautore (voce, chitarra classica, mandola, chitarra battente), affiancato da Ezio Lambiase (chitarra classica ed elettrica), Mujura (chitarra acustica, basso, voce) e Sonia Totaro (voce, danza, cassa elettronica, percussioni) proporrà in scaletta, tra gli altri, anche i brani del suo nuovo album, uscito a gennaio. Musica del mondo ospita dodici canzoni che custodiscono l’essenza della musica popolare, dalla scelta dei temi, come il valore della diversità, la memoria collettiva e personale, l’eredità culturale, la giustizia sociale e la lotta per i diritti, a quella dei suoni, folk, etnici e word, sempre aperti a nuove contaminazioni.  «Tutto le cose che ho scritto nel mio cammino le collego al senso del viaggio», racconta l'artista campano. «Che sia un breve tragitto in motorino sul lungomare di Napoli, o un viaggio in treno tra il nord e il sud dell’Italia, o un volo per tappe europee o intercontinentali, le melodie e i versi che penso (sperando che abbiano ragione di esistere) sono sempre collegate all’energia e al ritmo della marcia, alla nostalgia delle cose lasciate alle spalle, al mistero dell’incontro e della scoperta. “Musica del mondo” non sfugge a questa logica». Musica dal mondo è un viaggio verso l’altro, un movimento che è già in sé luogo d’incontro: un inno alla vita, alla fratellanza e alla bellezza. Un disco che parte da Napoli, città dalle molteplici anime sempre aperta ad accogliere l’altro, per raggiungere il resto del mondo e le sue voci, e integrarle in un unico canto. Un cammino palpabile nei luoghi evocati nei testi, nelle diverse lingue che intervengono nelle canzoni e nel ritmo incalzante degli arrangiamenti, sostenuti da tammorra, batterie, chitarra battente e tamburi, che rappresenta perfettamente quello dei passi e quello del cuore.