
Ippolito Chiarello, con questo spettacolo, continua ad interrogarsi sul senso di una vita trascorsa a rincorrersi senza mai fermarsi, senza mai cercarsi veramente e sceglie questa volta di "raccontarlo", in giro per le città, anche fuori dal teatro, per poi ritornarci dentro e fuori la ‘scena’.
"Se non la so raccontare a me, se non ho io l’onestà di guardare più in fondo del fondo del fondo, allora, a chi cazzo la racconto?"
"C’è un momento in cui a tutti è capitato di pensare che valesse la pena lasciar perdere, smettere di far le cose, cambiare vita, cambiare tutto".
Fanculo a se stessi, fanculo al proprio personaggio, fanculo al ruolo!
All'improvviso, dove non ti aspetti... uno spettacolo, una protesta, un urlo....
Ingresso libero
Per info e prenotazione tavoli contattare il num. 393.3255374