
È nata a Calimera nell’ottobre 2010, sotto la direzione artistica di Biagio Delle Donne, per promuovere la conoscenza e diffondere il teatro in lingua italiana. Oggi la compagnia salentina filodrammatica «Teatro di occasione» è una delle realtà del palcoscenico più applaudite. E questa sera alle 20.30 debutterà al nuovo cinema Elio di Calimera con un classico del teatro contemporaneo: «Tre sull’altalena» di Luigi Lunari, uno spettacolo messo su in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune grecanico. Tre uomini, un commendatore, un capitano dell’esercito ed un professore sono i protagonisti dell’opera, che è avvolta da un singolare mistero e arricchita da un sorprendente colpo di scena finale. Ad interpretarli saranno gli attori Angelo Petrachi, Giancarlo Castrignanò, Laura Castrignanò e Biagio Delle Donne, che ne è anche regista. Pittore, scenografo, grafico e titolare di un laboratorio di stampa digitale a Caprarica di Lecce, Delle Donne è anche fondatore della compagnia e coltiva la sua passione per il teatro dal 1984, frequentando vari corsi di teatro e lavorando con compagnie ben note nel Salento. Tra i fondatori troviamo anche Giancarlo Castrignanò, Angelo Petrachi e Laura Castrignanò. «Le ultime lune», dramma in due atti di Furio Bordon, e «Due dozzine di rose scarlatte», una commedia brillante di Aldo De Benedetti, sono stati i primi spettacoli messi in scena. Promuovere la conoscenza e diffondere il teatro in lingua italiana: questi sono gli scopi della compagnia «Teatro di occasione». Infatti, alcuni giovani attori della compagnia, hanno deciso di far parte di questo tipo di teatro dopo aver avuto una lunga esperienza nella recitazione in vernacolo. L’intenzione è quella di favorire la formazione degli attori e portare l’attenzione del pubblico sulle opere classiche e su quelle di autori contemporanei. Per avvicinare giovani e adulti al magnifico mondo del teatro, l’Associazione organizza periodicamente corsi di recitazione che hanno l’obiettivo di far acquisire la tecnica teatrale di base agli attori, per la comunicazione delle proprie emozioni, della propria creatività e della propria fantasia.
di Eugenia Giannone